Sorpresa in F1, ritorno in Africa: data e Paese ospitante

L’Africa è l’unico continente abitato a non ospitare nemmeno un Gran Premio di Formula Uno, ma il digiuno sta per finire

La Formula Uno è un fenomeno globale e questo ormai è risaputo: Europa, America, Asia, Oceania, si corre praticamente in ogni angolo del mondo. O quasi, perché in effetti manca un continente all’appello ovvero l’Africa. Eppure il Continente Madre ha una sua storia importante anche in ambito automobilistico.

Il primo Gran Premio africano è stato addirittura nel 1962, precisamente in Sudafrica al Prince George Circuit, ma la svolta epocale arriva nel 1967 quando nel calendario ufficiale della Formula Uno venne a tutti gli effetti aggiunto Il Gran Premio del Sudafrica al Kyalami Circuit, vicino a Johannesburg.

Nel 1985 quindi dopo quasi 20 anni, complici le pressioni legate al regime dell’apartheid, il GP è stato sospeso salvo poi tornare nel 1992 seppur per solo due edizioni. Questo poiché le infrastrutture cominciavano ad essere deficitarie e il 1993 fu l’ultimo anno di un GP in Africa.

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Le cose però cambiano nel tempo e lo stesso Sudafrica nel 2010 arrivò addirittura ad ospitare un campionato mondiale di calcio, un avvenimento di una portata epocale che fino a qualche decennio prima sembrava veramente un’impresa impossibile.

Ora siamo nel 2024 e il Sudafrica si ricandida per riavere il tanto amato Gran Premio di Formula Uno. Gayton McKenzie, ministro del Governo sudafricano che si occupa di sport, arte e cultura, è intervenuto al settimanale locale Sunday Times a proposito.

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Max Verstappen e colleghi potrebbero correre in Africa (Screen Sky) – Sportitalia.it

“Per organizzare un GP di F1 in Sudafrica – spiega Mckenzie – servono poco più di 100 milioni di euro all’anno, ma posso dire che abbiamo già ricevuto molte offerte da parte di operatori del settore alberghiero che vogliono versare 400 milioni“, Il ministro si riferisce alle trattative tra F1 e Liberty Media.

McKenzie prosegue: “C’è una grande voglia da parte dell’Africa e posso dire che il governo non pagherà la maggior parte del conto. Ci sono alcune aziende come Red Bull e Heineken, che sono già coinvolte in questo sport e sono operative anche in Sudafrica. Sono un ottimista e spero già nel 2026, ma è al 2027 che stiamo guardando per davvero. Secondo le tempistiche, il comitato di candidatura presenterà un rapporto alla fine di febbraio o marzo”

Sarebbe dunque un ritorno al passato con la pista di Kyalami, nella provincia del Gauteng ovvero quella della capitale Pretoria e di Johannesburg, che tornerebbe finalmente agibile grazie agli investimenti sopra citati dal ministro dello sport sudafricano.

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