C’è stato un episodio che ha lasciato tutti a bocca aperta, una rissa incredibile come non se ne vedevano da tempo.
Negli Stati Uniti lo sport è spettacolo. Ecco perché di tanto in tanto potrebbe esserci quel tocco di “drama” che forse spesso manca in Europa.
Tuttavia, alcuni episodi degenerano e offrono uno spettacolo indegno. Succede nel Football americano, nell’Hockey e a volte anche nel basket. Non sono pochi gli episodi violenti del passato che hanno coinvolto anche superstar dell’NBA.
Questa volta sembra essere ritornati nel passato, con una rissa che è scoppiata nel corso di una partita delicata tra due franchigie di punta della Western Conference. L’esito è stato incredibile, così come le successive multe e le squalifiche.
Ecco cosa è successo, perché si è arrivati a questo punto e quali sono le conseguenze ora.
NBA, la rissa tra due squadre che ha fatto parlare tutti
Solitamente, quando si parla di match molto accesi, ci sono alcuni giocatori che si fanno prendere dall’agonismo e si scagliano contro gli avversari. Sembra essere proprio questo quello che è successo tra due franchigie rivali della Western Conference, vale a dire i Dallas Mavericks e i Phoenix Suns. Nel corso della partita si è accesa una rissa tra Naji Marshall dei Mavericks e il centro bosniaco Jusuf Nurkic.
Dallas conduceva per 66 a 40 quando Nurkic ha commesso un fallo in attacco contro il centro avversario Daniel Gafford. Il bosniaco ha allargato troppo il braccio e ha finito per infastidire i compagni di squadra di Gafford. Naji Marshall si è arrabbiato per l’atteggiamento del rivale e l’ha affrontato faccia a faccia, beccandosi una manata da Nurkic ma rispondendo con un pugno. Alla fine, arbitri e giocatori hanno finito per dividere i due litiganti.
Le conseguenze per la rissa
Ovviamente, Jusuf Nurkic e Naji Marshall sono stati espulsi dalla gara. Anche PJ Washington dei Mavericks è stato espulso, perché ha difeso Marshall, spintonando a due mani Nurkic. Inoltre, il centro dei Suns è stato sospeso per tre partite dall’NBA, Marshall per quattro partite e Washington per una partita.
Il coach dei texani, Jason Kidd, ha voluto parlare dell’episodio e ha spiegato cos’ha provocato il parapiglia. Le sue parole sono state: “Solo proteggersi l’uno con l’altro, questo è quello che è stato. L’emotività è cresciuta, così i nostri ragazzi si sono protetti uno con l’altro”. D’altro avviso invece, Mike Budenholzer, coach dei Suns: “Penso che questo livello di alterco non sia buono per la nostra squadra, per nessuno individualmente e neanche per la lega”.