Transgender, l’organo di governo del tennis di Sua Maestà dice no: la decisione controcorrente

Una grossa novità nel Regno Unito, una svolta che condanna le donne transgender: ecco perché e quali sono le conseguenze della decisione.

Negli ultimi tempi si è spesso parlato delle donne e degli uomini transgender nel mondo dello sport. Tutto è partito dalla questione sollevata dalla pugile Angela Carini alle Olimpiadi di Parigi 2024 e del suo chiacchierato incontro contro Imane Khelif.

In alcune zone del mondo anglo-sassone, i transgender sono accettati nelle competizioni femminili e stanno macinando record su record. Si tratta sicuramente di un argomento delicato e controverso.

Tuttavia, ora sembra che, almeno nel tennis d’oltremanica, si sia arrivata a una decisione precisa. È una scelta che potrebbe non piacere ma che è stata presa dall’organo di governo del tennis di Sua Maestà.

Di quale decisione si tratta e perché stabilisce un precedente? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.

Tennis, la decisione sull’argomento transgender che fa discutere

Questa decisione è stata presa dall’LTA, sigla che sta per Lawn Tennis Association, l’organo governativo del tennis britannico. Ma di cosa si tratta? Ebbene, a partire dal 25 gennaio 2025, alle donne transgender sarà vietato giocare nella maggior parte delle competizioni femminili in terra britannica. Si tratta di un dietrofront clamoroso. Finora infatti, le donne transgender e gli individui non binari potevano scegliere in autonomia come identificarsi e di conseguenza giocare nel circuito maschile o femminile.

Dal 25 gennaio prossimo tutto questo cambierà: chi è nato maschio indipendentemente dall’orientamento sessuale dovrà competere nei tornei maschili. Dal momento che si tratta di una decisione presa dall’LTA, questa disposizione si applicherà soltanto sui tornei nazionali. Questo significa che non è una regola per Wimbledon e neanche per i tornei ATP, ITF o WTA che vengono giocati ogni anno nel Regno Unito.

Campo Wimbledon
Tennis, la decisione dell’LTA non influisce su Wimbledon (Unsplash) – www.sportitalia.it

Una decisione che si estende anche al padel

A quanto pare, la decisione sulle donne transgender si applica non solo al tennis ma anche al padel. In una nota, la LTA ha specificato perché è stata presa questa decisione: “È chiaro che il tennis e il padel sono sport influenzati dal genere: l’uomo medio ha un vantaggio quando gioca contro la donna media. L’attuale ampio consenso, inclusa la conclusione della revisione effettuata dallo Sports Councils Equality Group, è che questo vantaggio probabilmente sarà mantenuto in misura significativa nelle donne trans, rendendo la concorrenza potenzialmente sleale”.

La nota poi continua: “Ecco perché stiamo cambiando la nostra politica per impedire alle donne trans e agli individui non binari, assegnati come maschi alla nascita, di giocare nella categoria femminile in competizioni specifiche. Vogliamo incoraggiare le sedi locali a garantire che siano il più inclusive possibile per le persone trans e non binarie, offrendo opportunità di competere in un ambiente amichevole”. Insomma, una decisione importante, chissà se avrà un seguito anche in altri paesi o in altre discipline sportive.

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