I contatti legali tra il Milan e i rappresentanti di Fabio Paratici non hanno (per il momento) portato a una soluzione positiva. Si cercherà di arrivare a un’intesa considerando anche l’udienza, prevista per metà aprile, dell’Inchiesta Prisma. Lo riferisce in esclusiva Gianluigi Longari.
Paratici-Milan, l’editoriale di Letizia
Francesco Letizia aveva descritto così poche ore fa la situazione: “Il dirigente piacentino è inibito fino a luglio: questo di fatto non impedisce ai suoi legali di poter trattare i suoi interessi per una futura collaborazione, ma formalmente rende, regolamento alla mano, impossibile i suoi contatti in prima persona con tesserati e agenti.
E sono proprio gli uffici legali a svolgere quindi il grosso del lavoro, visto che sullo sfondo, ma sempre più in primo piano, c’è anche il discorso relativo all’inchiesta Prisma e ai suoi relativi sviluppi. Il Milan non mette in dubbio l’onorabilità di Paratici, ma cerca una tutela totale riguardo la gamma completa degli scenari verificabili nel processo. Dall’altra parte, lo stesso Paratici, pur valutando l’approdo al Milan una grande opportunità per il rilancio, ritiene dal suo punto di vista che la sua esperienza e il suo curriculum meriti maggior peso rispetto alle ipotetiche evoluzioni giudiziarie”.