Questa è un’altra Juve. Quantomeno sul piano dell’atteggiamento nell’approccio alle partite. Il calo negli ultimi dieci minuti della sfida contro il Lecce ha rischiato di compromettere quella che era stata una prestazione positiva, soprattutto nel primo tempo giocato su ritmi elevati.
Probabilmente per le idee di gioco di Tudor non ci sono ancora i meccanismi atletici giusti, ma il piano gara è ormai chiaro: aggressione alta per un’immediata riaggressione, sviluppo intenso e soprattutto verticale. L’incognita riguarda proprio la tenuta fisica della squadra per seguire i dettami del tecnico che ha sostituito Motta.
L’abbiamo visto anche nelle recenti partite: i cali all’interno dei secondi tempi potrebbe condizionare nel prossimo futuro lo sviluppo per conquistare un piazzamento tra le prime quattro. Ma ora testa bassa e pedalare.
Le parole di Tudor in conferenza
Koopmeiners è sembrato più leggero…
“Sono periodi dei giocatori che vanno rispettati e non si può reggere sempre. Adesso sta superando questo momento, l’ho visto con la gamba sciolta e ha fatto anche un bel gol. Sono contento per lui, perchè è un giocatore importante per noi. Adesso andiamo avanti”.
Come sta gestendo la squadra?
“Abbiamo parlato di questo nel pre. Mi dispiace non fare giocare tutti, ma io devo fare delle scelte. Oggi i cambi non mi sono piaciuti. Non mi sono piaciuti. Il calcio non è più come prima con i cinque cambi. Qua cambia tutto. Loro devono cambiare il modo di pensare da titolare o non titolare. Oggi non mi sono piaciuti come sono entrati. Bisogna crescere in fretta e le scuse possono averle tutti, ma alla fine la cosa più importante è la squadra”.
Cosa è successo nei minuti finali?
“Non mi avete chiesto come è andata la partita. Abbiamo disputato una bella gara e dopo una palla persa da Thuram ci siamo innervositi. C’è rammarico perché abbiamo finito la partita non bene. Dobbiamo prendere questo come una scuola”.
Su Vlahovic?
“Tutti sono al centro del progetto non solo Vlahovic. Tutti hanno le loro possibilità, obblighi e doveri. Ha fatto due belle cose con gli assist. Mi dispiace perchè gli è mancato il gol. Ha fatto una buona gara”.
Ha guardato la classifica?
“No ci distrae solo. Dobbiamo guardarla a fine campionato”.
Le parole di Di Gregorio in conferenza post-Lecce
È stata la tua miglior prestazione con la Juve?
“A memoria non so risponderti. So di aver fatto una buona gara, ma il gol nel finale mi lascia l’amaro in bocca”.
Ci racconti i minuti finali…
“Abbiamo fatto 80′ minuti di ottimo livello e poi nel finale abbiamo fatto rientrare in partita il Lecce. Adesso a caldo non so ancora analizzarla”.
Un bilancio sulla tua stagione?
“Sono cresciuto, perchè giocare alla Juventus non è come giocare da altre parti. Io cerco di dare il massimo in settimana per migliorare. Spero di continuare ancora a migliorare, perché essere il portiere della Juventus è un grande orgoglio. Io cerco sempre di migliorare e crescere”.
Cosa è scattato nella vostra testa con Tudor?
“Aver subito due sconfitte come contro l’Atalanta e la Fiorentina è stato molto duro. Sapevamo di non poter continuare così e farci un’esame di coscienza e dare di più. Il mister ci ha chiesto di essere aggressivi e lavorare duro in settimana. Credo che questo si stia vedendo in settimana. Poi stiamo dando tutto per raggiungere il nostro obiettivo”.