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Muller allontana il mercato: “Al Mondiale per Club ci sarò”. E quell’istantanea al fischio finale…

E’ rimasta impressa l’immagine di Thomas Muller al triplice fischio della sfida tra Inter e Bayern Monaco. Dopo il tiro alto di Coman, che ha rappresentato l’ultima occasione per i bavaresi, è arrivato il fischio finale della partita. I giocatori dell’Inter scoppiano a terra per esultare e il capitano della formazione di Kompany resta impassibile a guardare il settore ospiti. Addirittura si batte le mani sul petto, come a certificare quell’amore indissolubile che non si chiuderà mai. Un rapporto intenso, quello tra Muller e il Bayern.

Esclusiva

Nel frattempo lui chiude le porte al mercato, almeno per il momento: “Il mio contratto qui è fino alla fine di luglio, fino alla fine del Mondiale per club. Ho tempo per cercare altro, vedere alcune idee. Vedremo…”, dice a Cbs Sports Golazo.

“Io in Champions l’anno prossimo? Le opportunità sono ovunque, non lo so. Sono concentrato sulle prossime partite, a giugno farò due settimane di stop e ci penserò”, risponde Muller.

Le parole di Kompany in conferenza

Dal suo punto di vista, in entrambe le partite, l’Inter è stata più concreta?
“Dobbiamo guardare indietro, prima della partita d’andata. Il tema principale era quello degli infortunati, avevamo tanti giocatori fuori e la prima cosa che abbiamo fatto è stato di mostrare un buon Bayern nella prima partita, anche se abbiamo perso. Se vogliamo invece guardare la partita abbiamo grande rammarico. Siamo venuti a Milano per mostrare un nuovo volto positivo, abbiamo avuto il supporto dei nostri tifosi. Oggi abbiamo avuto delle occasioni, ma la qualità dell’Inter si è fatta sentire. Dovevamo fare più gol di loro. Sono delle emozioni miste: la cruda realtà è che non giocheremo la finale a Monaco e questo non lo possiamo cambiare. Non abbiamo fatto abbastanza, ma da qui a cinque mesi torneremo a giocare a Monaco in Champions: avremo altre partite e lotteremo anche per altri trofei. Abbiamo tanto a cui pensare”.

Come valuta la prestazione di Kimmich? È uno di quelli che ha giocato di più, oggi ha faticato.
“Sì, ma non faccio io il calendario della partite. Abbiamo già trattato questo tema, ma ci sono tante partite e tante trasferte, poi la pressione aumenta quando ci sono delle defezioni come nel nostro caso in una fase importante della competizione. Questa cosa merita di essere discussa, ma ora posso solo dire che è una questione di calendario e non posso farci nulla. Dobbiamo andar avanti e giocarcele tutte”.

Cosa è mancato per segnare il terzo gol? L’Inter potrà battere il Barcellona?
“Sono due squadre eccezionali, abbiamo giocato anche contro il Barça ma non è una domanda da fare a me. Quando prepariamo gli incontri la cosa difficile da fare quando fai vedere i video è difficile lasciare da parte le occasioni sbagliate contro l’Inter, perché sono state troppe. L’Inter è molto forte, è allenata benissimo, per questo io avrei scelto di fare comunque questa partita, anche se il risultato è lo stesso”.

In Italia abbiamo visto un Kim dominante, ora sembra diverso. Cosa gli sta accadendo? Siete soddisfatti di lui?
“Ognuno ha diritto di dire la sua opinione, ma io non sono d’accordo. Lui deve e dovrà aiutarci a diventare campioni di Germania dopo che ha vinto lo scudetto col Napoli. Abbiamo avuto delle defezioni, ma non c’è alcun tpo di possibilità che possa additare qualcuno. All’interno della società ci diciamo quello che pensiamo”.

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