Per Jannik Sinner serve fare un passo indietro altrimenti la situazione potrebbe peggiorare: l’ultima novità spaventa
Ha ripreso ad allenarsi e, presto, tornerà anche a giocare. Jannik Sinner è pronto a riprendersi il tennis mondiale e vuole farlo partendo già da Roma.

Vuole tornare e vuole vincere davanti al pubblico di casa il numero 1 al mondo, consapevole però che non sarà facile togliersi subito di dosso la ruggine di tre mesi senza tennis. Nessun allarme dunque se l’altoatesino non dovesse arrivare fino in fondo agli Internazionali, servirà un po’ di tempo perché la meravigliosa macchina che è il suo corpo possa tornare a viaggiare a pieno regime.
Certo Sinner ci proverà e lo farà per quel pubblico che in questi mesi difficili non gli ha mai fatto mancare il sostegno e l’affetto. Lo ha fatto difendendolo anche da attacchi spesso gratuiti ed eccessivi, anche se ultimamente la questione sta un po’ sfuggendo di mano. Negli ultimi giorni, infatti, chi ha criticato Sinner ha dovuto fare i conti con la reazione non sempre corretta dei fan del tennista. Il riferimento va, ad esempio, a Federica Pellegrini i cui social sono stati inondati di insulti dopo le sue dichiarazioni sul campione di San Candido.
Sinner, preoccupazione per il tifo tossico: “Non lo merita”
Una situazione che ha un po’ preoccupato gli addetti ai lavori, allarmati dal fatto che il tifo per Sinner possa degenerare, in maniera lontana da quel che è il suo modo di approcciare lo sport.

A parlarne su X è stata prima la giornalista Lia Capizzi che ha scritto: “Credo che Jannik Sinner si meriti tifosi alla sua altezza, in termini di educazione, eleganza e rispetto. Non invece una fanbase che rischia di diventare tossica“. Una frase che deriva dalla reazione avuta ad un suo tweet su Sara Curtis: “Se scrivo di lei, una ragazza di 18 anni che fa un record di valore assoluto, che senso ha rispondere con frecciate&Co rivolte a Federica Pellegrini?” si domanda la Capizzi, secondo cui le dichiarazioni dell’ex nuotatrice devono essere commentate altrove. Quindi chiude: “Forse alcuni tifosi di Jannik dimenticano che tutti noi ci siamo innamorati di lui per il talento, l’abnegazione, per la semplicità ma anche per la maturità e la grazia nel soppesare le cose in ogni contesto“.
Un ragionamento che trova d’accordo anche Paolo Bertolucci che, sempre su X, rimarca: “Seguendo la traccia di Lia Capizzi ricordo che Jannik Sinner ci insegna educazione e rispetto. Evitiamo di formare una fanbase tossica. Lui non la merita“. La richiesta, insomma, rivolta ai tifosi del numero 1 al mondo è di fare un passo indietro, di vivere lo sport (polemiche annesse) seguendo l’esempio di Jannik: con educazione e rispetto.