Dagli Internazionali di Roma al Roland Garros, il duello tra il tennista azzurro e quello spagnolo sta per ricominciare
Sinner contro Alcaraz, la sfida sta per ripartire. Quando? Be’, agli Internazionali BNL di Roma, e cioè su quella terra rossa dove lo spagnolo si è confermato come il padrone assoluto, trionfando al Masters 1000 di Montecarlo dove ha partecipato per la prima volta in carriera.

Proprio a Montecarlo, al Country Club, il tennista numero uno al mondo ha iniziato la preparazione per l’atteso grande ritorno. Che appunto avverrà al Foro Italico, dopo tre mesi di stop forzato causa squalifica concordata con la Wada per l’ormai famosissimo caso Clostebol.
Il duello tra Sinner e Alcaraz proseguirà poi al Roland Garros, dove un anno fa il primo venne sconfitto dal secondo nel penultimo atto dello Slam parigino. Per il classe 2001 azzurro fu una sconfitta per così dire indolore, visto che appena tre giorni dopo divenne ufficialmente il numero uno del ranking ATP.
In vista dei nuovi round tra Sinner e Alcaraz, viene quasi spontaneo chiedere e chiedersi: ma chi è più forte tra i due? Domanda da un milione di dollari, sicuramente da quasi un anno la classifica dice Sinner. In verità non solo la classifica, non solo i freddi numeri, ma pure quello che si è visto in campo, pur sottolineando le differenze stilistiche dei due.
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— The Sinner Times (@sinnertimes) April 19, 2025
Annacone vota Sinner: “Livello medio di gioco migliore di Alcaraz”
Sinner o Alcaraz, l’ex allenatore di Roger Federer vota Jannik riservando però un mare di elogi a Carlos: “Penso che storicamente lui avrà sempre un po’ più di alti e bassi rispetto a Sinner, perché ha tantissima varietà. Non dimentichiamo poi quanto sia giovane e anche la dinamica completa della sua personalità. Grazie ad essa, Alcaraz avanza e rimane indietro, poi tira palle corte ed è capace di ribaltare lo scambio quando è attaccato”, le parole di Paul Annacone a ‘Tennis Channel’.

Per Annacone, proprio per tutti questi aspetti, il numero tre al mondo “avrà un andamento altalenante in misura maggiore di Sinner”. Secondo l’ex coach di Federer è piuttosto chiaro il fatto che “le vette dello spagnolo sono un po’ più alte di quelle che raggiunge l’italiano. Penso anche che il livello medio di gioco di quest’ultimo sia migliore dello spagnolo”.