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Bologna, Italiano: “L’obiettivo è la finale. Qui si può ambire a tutto. Ecco come sta Castro”

Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, in conferenza stampa ha presentato la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro l’Empoli di Roberto D’Aversa.

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Vincenzo Italiano (LaPresse) – sportitalia.it

Bologna, le dichiarazioni di Italiano alla vigilia della sfida contro l’Empoli

La finale è lì, ma non dire gatto fino a che non ce l’hai nel sacco. Che messaggio ha mandato ai ragazzi?
“C’è ancora la gara di ritorno, bravi ad avere questo vantaggio e dovremo tutelarlo. Servirà una gara attenta, senza sciocchezze, come abbiamo fatto nelle ultime in casa. Ci giochiamo tanto, non tutto, cercheremo di fare risultato. Dobbiamo ancora concretizzare il tutto”.

Ha detto che ha il sogno di portare trenta mila bolognesi a Roma.
“Lo avevamo detto prima della semifinale e l’obiettivo è ancora quello, manca da 51 anni a questa società, sarebbe un traguardo che farebbe felice tutto l’ambiente. Vincere domani e presentarsi ad una finale: per noi era un obiettivo”.

Un messaggio agli indecisi per domani sera al Dall’Ara?
“Mi sto informando ogni giorno, stanno salendo le presenze, spero che da qui a domani altri cambino idea, sono convinto che l’importanza della partita ci sia, giochiamo per qualcosa di storico, sarebbe importante avere uno stadio pieno. Spero in una cornice di pubblico importante, i ragazzi lo meritano”.

Quanto questo gruppo si merita di scrivere questo pezzo di storia?
“I ragazzi hanno proseguito sulla scia della settimana dopo Bergamo, si è vista la reazione che era una sconfitta che non abbiamo digerito. Domani faranno una grande gara, sono ragazzi intelligenti, rispetto ad altre settimane la voce l’abbiamo alzata molto meno perché quando la concentrazione deve essere massima la squadra attacca ancora di più la spina”.

Come stanno i due attaccanti? Chi gioca domani?
“Santiago tre giorni fa era al 50% oggi è al 55%, oggi ancora meglio, in qualche giorno potrà essere al top della condizione. Per me lui ancora non è in grado di lavorare come dovrebbe fare un giocatore ad alto livello. Dallinga all’andata ha fatto due gran gol, abbiamo lui e deve comportarsi come all’andata, lasciando stare i gol, ma pensare a giocare bene con i compagni. Domani ha l’opportunità di far vedere di che pasta è fatto”.

18 punti conquistati nel secondo tempo, domani qualcuno è da gestire?
“Quel dato è significativo. Chi parte è importante ma chi finisce a volte lo è ancora di più. Rotazioni? Qualcuno possiamo farlo rifiatare, vediamo domani mattina, vedremo come stiamo, ma qualcuno riposerà anche in funzione della partita di lunedì di campionato”.

Penserà alle diffide?
“Rischiare non sarebbe intelligente, domani faremo il punto della situazione”.

Avrebbe una preferenza su chi affrontare in finale?
“Quando ero alla Fiorentina mi ricordo delle partite contro il Lech Poznan e con il Braga: tutto va affrontato nei migliore dei modi, l’unico pensiero per me è quello di domani”.

In tutto questo inseguire una finale c’è qualcosa di suo, sarebbe la quarta in due anni.
“Si lavora per ottenere questi traguardi, per arrivare fino in fondo. Al di là delle mie esperienze, voglio regalare alla gente e al presidente che ha questo sogno”.

Per il lavoro fin qui svolto, i giornali dicono che Italiano merita una big. Tre cose secondo lei su cui il Bologna è una big?
“È una big perché è in crescita, c’è ambizione, con la voglia di diventare un club di prima fascia. Il presidente ha tanto a cuore questa società e questa città, per come la vive, per come viene al campo e abbraccia i ragazzi, se dovesse continuare con questa voglia di migliorare, con questa crescita, si può ambire a tutto”.

Orsolini ha detto comunque vada ci stiamo divertendo tantissimo. State unendo prestazioni di alto livello con il divertimento.
“Una volta che si ottiene quello hai vinto. Tutti vogliamo arrivare alla partita lavorando con il sorriso, quello per me è divertimento, vedere tutta la gente in festa ed entusiasta. Quando sono arrivato mi sarebbe piaciuto rivedere la gente in piazza e vedere ora la gente con le lacrime agli occhi per me già quella è vittoria”.

Come ha vissuto il gol di Orsolini?
“Importanza enorme, finalmente ha fatto un gol da subentrato, è stata una mezza strategia diciamo. Ero convinto che si potesse avere in lui, in Cambiaghi, in Castro, Fabbian quella spinta nel quarto d’ora finale per portarci ad ottenere qualcosa in più e così è stato. Bravissimo Orso, ha dimostrato ancora una volta l’attaccamento alla maglia. Da quando non abbiamo le Coppe e lavoriamo con la settimana tipo studiamo nei minimi dettagli le partite, è entrato Orso che l’abbiamo sacrificato dall’inizio per avere un piano gara che ci portasse alla vittoria, così poi è accaduto”.

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