Ruud Gullit ha parlato alla Gazzetta dello Sport: “Se il Milan vuole salvare la stagione deve vincere la Coppa Italia. Perché è un trofeo e perché apre le porte dell’Europa League, che al momento sono chiuse. Lo so che parlando di titoli quest’anno è arrivata la Supercoppa italiana ma quella è stata una sorpresa e non dico che sia già stata dimenticata, ma è isolata, è un ricordo”.
E il futuro rossonero come lo vede?
“Sinceramente, non lo so. Sono stato lì prima di Natale per la partita col Genoa ed è stato orribile, orribile. Il milanista fatica ad accettare questa realtà, non la riconosce. Parlavo di Dna perché è fondamentale ritrovare la tua essenza, il gioco che fa parte della tua identità. Penso al Liverpool: è andato via Klopp, hanno preso Slot ma non si sono snaturati, la gente riconosce i tratti distintivi del club. Il Milan deve decidere cosa vuole essere e poi prendere l’allenatore e i giocatori per mettere in pratica questa idea”.

Come vede le semifinali di Champions?
“Difficili. Le semifinaliste giocano un calcio d’attacco con l’Inter che è la più difensiva ma anche la più pericolosa. La squadra di Inzaghi è la più prudente, gioca un 3-5-2 basato su una grande difesa perché resta sempre un club italiano, ma sa anche attaccare molto molto bene. Nel Barça e nel Psg ci sono tanti giovani che si stanno mettendo in evidenza, Lamine Yamal è straordinario e Luis Enrique ha fatto una trasformazione enorme con il lancio di ragazzi di grande qualità come Doué, Barcola, Pacho, Nuno Mendes, Joao Neves. Mi piace il 4-3-3 dell’Arsenal, mi sembra abbiano grande forza, ma non solo”.
Chi vince lo scudetto tra Inter e Napoli?
“Sarà durissima. Conte e Inzaghi giocano con lo stesso sistema, hanno squadre solide e soprattutto riconoscibili. Quando li affronti sai a cosa vai incontro, e se sei un tifoso di Inter o Napoli sai cosa aspettarti. Impossibile dire oggi chi vincerà, anche perché l’Inter lotta su tre fronti e il Napoli pensa solo alla Serie A”.