Ha dato lustro a questo sport, guidando da capitano anche le Nazionali azzurre giovanili nelle coppe internazionali: “Era uno dei migliori”
Il mondo del tennis è in lutto. Ma è in lutto soprattutto la sua famiglia, che perde il proprio punto di riferimento stroncato da un malore improvviso. 45 anni e con una vita ancora davanti, ecco perché è una tragedia famigliare ancor prima che sportiva.

Lo sport nazionale, in particolare quello campano piange la scomparsa di Antonio Cannavacciuolo, una figura di spicco del tennis italiano come quello campano.
Quarantacinque anni e nato a Scafati, Cannavacciuolo ha avuto una carriera invidiabile con esperienza in prestigiosi Centri federali, da quello di Tirrenia a Formia a quello di Foligno. Fino a due anni fa era il responsabile tecnico del Comitato Campania della Federtennis, un ruolo di primo piano che onorava al massimo delle sue forze.
Cannavacciuolo ha dato lustro al tennis campano
Come sottolinea la stampa locale, in qualità di tecnico federale Antonio Cannavacciuolo è stato pure il capitano delle Nazionali azzurre giovanili nelle coppe internazionali. Da giocatore fu tesserato per il Club Napoli ed entrò nel circuito ITF tra il 2004 e il 2005.
Tutto se stesso per il Tennis Club Angri
Dal 2013 aveva dedicato tutto se stesso per lo sviluppo del Tennis Club Angri, nel quale ricopriva l’incarico di Direttore tecnico e dove aveva messo di nuovo in campo tutta la sua professionalità oltre che la sua grande umanità. Una dote che gli è stata riconosciuta da tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorarci insieme, o anche solo di scambiarci qualche parola.
“Il tennis campano perde un maestro vero – ha scritto il giornalista campano Paolo Chiariello su Juorno.it – (…) uno dei migliori maestri Federali della Campania. In campo era sempre presente, attento, instancabile. Ha formato decine di giovani promesse del tennis campano, diventando per molti un punto di riferimento”.

Martedì 22 aprile il funerale di Antonio Cannavacciuolo
Cannavacciuolo lascia la moglie Barbara Catena e le sue due figlie, Sofia e Giulia. I suoi funerali si sono tenuti la mattina di martedì 22 aprile, presso la Parrocchia di Santa Maria delle Vergini in quel di Scafati. Come riportano più fonti locali, la camera ardente è stata tenuta aperta fino a poco prima delle 20, nella Sala del Commiato Cesarano situata in via Passanti.