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ESCLUSIVA SI Kayode, parla Ritorni (entourage): “Futuro? Decide il Brentford. Su Lucchesi club importanti”

Michael Kayode prosegue nel suo percorso di apprendimento nel calcio inglese: arrivato a gennaio dalla Fiorentina, l’esterno punta a convincere il Brentford, attualmente decimo in Premier League, a riscattarlo a fine stagione, quando terminerà il prestito dai viola.

In esclusiva a Sportitalia è intervenuto per parlarci di lui Andrea Ritorni, che da sempre segue Kayode nel suo percorso e da giugno 2021 è Chief Scouting per la VigoGlobalSport Service di Claudio Vigorelli, agenzia che ha in procura il ragazzo.

Come lo stai sentendo in questi primi mesi in Inghilterra?
“Ci sentiamo tutti i giorni. Sta andando bene, ha fatto questa bella partita contro l’Arsenal in cui ha fatto l’assist per il pareggio del Brentford facendo poi un recupero difensivo decisivo per l’1-1 finale. Nell’ultima sfida poi contro il Brighton ha fatto l’esordio da titolare, all’inizio c’era un po’ di timore, ma è durato 5 minuti, dopodiché ha fatto una bella partita. E’ migliorato in fase difensiva e tatticamente, oltre che nell’esperienza. E’ contento e ringrazio sempre il suo agente Claudio Vigorelli per il lavoro che fa assieme a me per seguire il ragazzo ogni giorno”.

Insomma in Premier si diverte?
“E’ contentissimo di giocare nel calcio inglese, si trova benissimo con i suoi compagni e con il mister. Ha giocato anche un paio di partite con l’Under 23 del club dove ha fatto davvero bene. Cambiare società, ambiente, cultura, non è semplice e qualche settimana di assestamento serviva anche per riprendere il ritmo adeguato di gioco”.

C’è la possibilità che rimanga lì?
“Non ho la sfera magica, lui deve pensare a fare bene, facendo il massimo in campo. Poi sarà il campo stesso a dire cosa succederà. L’importante è che faccia bene in questi mesi, che si impegni, poi vedremo in estate cosa succederà e sarà il Brentford a decidere perché ha il diritto di riscatto dalla Fiorentina, altrimenti si vedrà a tempo debito”.

I prossimi obiettivi per il suo futuro immediato?
“Il prossimo è che faccia bene in questo fine campionato con il Brentford per far vedere chi è. E’ un club che sforna sempre giocatori importanti, quindi il prossimo obiettivo è di perfezionarsi e migliorare in un club dove ha tutto per farlo”.

Per poi magari fare un salto in un club di Premier anche di prima fascia, in futuro?
“Uno step alla volta, intanto deve pensare a fare bene dov’è, poi se negli anni saprà imporsi, arriverà certamente anche quel tipo di chiamata, ma è già in un club importante e arriva da un club importante come la Fiorentina, cui è e sarà sempre legato”.

La Nazionale cosa rappresenta per lui?
“Rappresenta moltissimo per lui. Ha vinto l’Europeo con un suo gran gol di testa e con la gran bella squadra che avevano. Lui punta a poter riavere altre chiamate, che dovrà meritarsi sul campo. La Nazionale poi, intesa come maggiore, è un sogno che condivide con tutti i calciatori italiani, ma chiaramente sa che deve solo pensare di impegnarsi al massimo”.

La stagione di Lucchesi con la Reggiana come sta andando?
“Alla Reggiana ora è cambiato mister e deve cercare di salvarsi. Lorenzo ha avuto un piccolo infortunio, ma ora sta bene sia fisicamente che mentalmente. E’ un giocatore di prospettive importanti”.

Il futuro cosa gli riserba?
“E’ della Fiorentina, ma ci sono squadre importanti che lo stanno osservando, anche perché quel ruolo non abbonda di mancini. Deve solamente avere un po’ di fortuna: con la Reggiana hanno raccolto meno di quanto meritassero. Arrivano scontri diretti importantissimi ora”.

Ci parla di Federico Croci, a proposito di talenti della Fiorentina?
“Ha fatto 39 gol e 8 in Nazionale, ha debuttato sotto età con i 2009 nonostante sia un 2010, venendo convocato dal torneo delle quattro Nazioni a Nova Gradiška. E’ di grande prospettiva. Si sta meritando l’attuale già alta attenzione mediatica che c’è su di lui. Arriva dal settore giovanile del Subbiano ad Arezzo”.

Sui giovani Stefano Merola della Juventus e Tommaso Della Mora dell’Inter?

“Sono altri due grandi prospetti. Ne nomini due dei più brillanti, ma te ne potrei dire tanti altri che stanno seguendo il percorso che vogliamo noi, con testa bassa ed umiltà sommati al talento”.

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