Episodio discusso nella MotoGP con protagonista Valentino Rossi: sul podio volano pugni, ecco il racconto completo
La rivalità è il sale dello sport, anche se non deve mai superare il limite. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi, soprattutto quando l’adrenalina è a livelli altissimi come nelle gare di velocità.

Difficile contenersi dopo essere andati in pista ad oltre duecento chilometri all’ora, difficile riuscire a calmare i bollenti spiriti per chi vive la sua vita (almeno quella sportiva) al limite. Ed allora basta poco, una spinta, una parola di troppo, e scoppia il finimondo. È quel che accaduto a Valentino Rossi, uno che ha costruito la propria carriera e la propria fama anche sulle rivalità: da Gibernau a Max Biaggi, da Stoner a Lorenzo e Marc Marquez.
Il ‘Dottore’ ha fatto a sportellate un po’ con tutti, ha dato botte e ne ha ricevute e non soltanto in pista. La verità spunta fuori a distanza di anni: 24 circa sono passati dal GP di Catalogna del 2001 quando Rossi e Biaggi finirono per scontrarsi in maniera pesante nel post gara. In pista la vittoria andò a Valentino, davanti al pilota romano e a Loris Capirossi. È proprio Capirossi a raccontare quel che accadde tra i due nel retropodio.
Pugni tra Rossi e Biaggi: il racconto di Capirossi
Loris Capirossi non nasconde quel che accadde tra i due prima di salire sul podio. Che ci furono scintille si capì fin da subito, con le telecamere che ripresero l’inizio della lite.

All’epoca si parlò di spintoni, ora Capirossi racconta tutto: “Io ero sempre in mezzo – le sue parole alla Gazzetta dello Sport –, cercavo di restare neutrale. Ero l’anima ‘buona’ fra i due rivali che si scannavano. Ricordo benissimo al Montmeló quando si sono presi a pugni sulla scaletta che portava al podio“. Si arrivò dunque allo scontro fisico tra i due, anche se il motivo non si conosce.
Qualche anno dopo Biaggi raccontò di essere stato ferito dalla visiera del casco di Rossi, indossato dal suo manager Gibo Badioli. Arrabbiato per questo motivo protestò e gli disse che non poteva stare lì e nacque una discussione con qualche spintone. L’arrivo di Rossi poi fece degenerare la cosa e, stando al racconto di Capirossi, volò anche qualche pugno. Ora a 24 anni di distanza si può dire capitolo chiuso, con una rivalità che è entrata negli annali del motociclismo: scazzottate comprese.