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Barcellona-Inter: la corazzata di Flick sogna il Triplete

È un’auto da corsa che va a 300 all’ora, quella guidata dai ragazzini terribili di Hansi Flick. Una temeraria armata pronta alla rivoluzione, un fumettistico colosso mangiamondi, una rockband che fa vibrare gli stadi. È il Barcellona avversario dell’Inter questa sera nell’andata delle semifinali di Champions League.

Gli straordinari numeri del Barcellona

Quando in campo c’è il Barcellona si sprecano i paragoni e le figure retoriche per descrivere quanto sia travolgente il suo passaggio in questa stagione. Un dato su tutti: 155 gol segnati in 53 gare, come nessuno nei migliori 5 campionati europei. Anche se quelli subiti, 58, non sono certo pochi. La vittoria sul Real Madrid in Copa Del Rey – la quarta su quattro in stagione con un bilancio di 12 reti segnate e 5 subite – ha consegnato a club e tifosi il primo tassello del sogno chiamato Triplete.

I campioni e la stanchezza

Triplete di cui Pedri ha parlato apertamente nel postpartita. Lui che a 22 anni è già simbolo, trascinatore e leader del centrocampo blaugrana, oscurato – ma solo per chi osserva distrattamente – dal tridente esplosivo là davanti, Yamal – pronto a toccare contro l’Inter quota 100 presenze con il Barcellona –, Lewandowski, Raphinha che collettivamente quest’anno ha messo insieme giusto 84 gol e 50 assist. Il secondo, però, non ci sarà. Sospiro di sollievo nerazzurro che pare un boato. Ma non c’è poi tanto da rallegrarsi, perché la seconda scelta è Ferran Torres, Campione d’Europa con la Spagna che da riserva ha segnato 18 gol stagionali. L’altro grande assente sarà Baldé a sinistra, difficile da sostituire per Hansi Flick. Ci ha provato senza grandi garanzie con Gerard Martin nel Clasico, salvo poi optare per una scelta più conservativa facendo slittare Inigo Martinez in quella posizione per i supplementari.

Il Barça arriva in fiducia dopo la vittoria in Copa del Rey, come ha sottolineato anche il tedesco in conferenza stampa, ma ci arriva anche provato. 120 minuti pesano, a maggior ragione a poche ore da una semifinale di Champions. Ma questo Barcellona è senza paura e la spensieratezza è un’arma che i ragazzi di Flick hanno imparato a maneggiare con cura.

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