
Una finale leggendaria, piena di emozioni, gol, giocate spettacolari e, come spesso accade quando c’è di mezzo il Clásico, anche di polemiche. Il Barcellona si aggiudica la sua 32^ Coppa de Re battendo 3-2 il Real Madrid ai supplementari grazie a un gol di Koundé al 116’. La squadra di Flick, tra stanchezza e gioventù, trova ancora una volta energia e cuore, continuando la corsa al triplete. Ora l’attenzione si sposta sulla semifinale di Champions contro l’Inter.
Primo tempo a senso unico: il Barça domina, Madrid scompare
La partita inizia con un Barcellona propositivo e un Real Madrid irriconoscibile. I catalani passano in vantaggio al 28’ con Pedri, servito da un ottimo Lamine Yamal. I Blancos non riescono mai a rendersi pericolosi, chiudendo il primo tempo senza un tiro in porta. Due gol annullati e un rigore revocato al Real aumentano la tensione. L’inizio del secondo tempo vede l’ingresso di Mbappé, che cambia volto alla squadra di Ancelotti.
Rimonta, caos e gloria blaugrana: la Coppa del Re è del Barcellona
Con Mbappé in campo, il Real rinasce. Il francese segna su punizione al 70’ e Tchouameni ribalta il risultato con un colpo di testa al 77’. Ma il Barça non molla: Yamal ispira Ferran Torres per il 2-2. Nel recupero succede di tutto: rigori dubbi, gol annullati e proteste furibonde. Si va ai supplementari, dove Koundé, su un errore del Madrid, firma il gol decisivo. Il Real perde la testa e chiude con due espulsi dalla panchina. Il Barça, invece, vola: finale epica e una nuova conferma della forza e della mentalità vincente della squadra di Flick. I blaugrana perciò si presentano alla semifinale di andata di Champions League contro l’Inter, certamente stanchi ma galvanizzati dall’ennesimo successo. In stagione, questo era il terzo Clasico e, seppur più equilibrato, per la terza volta ha premiato il Barcellona. In campionato e in Supercoppa, il Real Madrid aveva subito sconfitte con passivi ben più pesanti.