Jannik Sinner non riesce a nascondere il suo dramma: è stata dura e ancora gli capita di mettersi a piangere, la confessione
È un Sinner che si apre anche nel corso delle interviste quelle che si sta preparando al ritorno in campo. Ormai è soltanto questione di giorni e poi sarà finalmente e nuovamente campo: a Roma, davanti al suo pubblico, Jannik debutterà al secondo turno degli Internazionali d’Italia e lo farà da numero 1 al mondo, leadership che conserverà almeno fino al Roland Garros toccando le 53 settimane da primatista.

Un traguardo importante che Sinner spera di poter festeggiare vincendo al Foro Italico, anche se non sarà semplice farlo dopo tre mesi di stop. Tre mesi che sono stati utili per staccare un po’ dal tennis, vivere anche al di fuori della bolla che si è creato nel mondo della racchetta. Tre mesi per provare a staccare, senza i continui sacrifici che fa da quando ha deciso di diventare davvero un tennista professionista.
Sacrifici che ha raccontato nel corso di un’intervista con il gruppo Intesa San Paolo, soffermandosi anche sulla grande sofferenza patita sia quando era giovanissimo e si approcciava per la prima volta in maniera ‘professionale’ al tennis, sia ora che è diventato un campione.
Sinner non nasconde la lacrime: “Piango ancora”
Il successo, i soldi, la fama: non è solo questo la vita di un tennista che arriva al vertice mondiale. C’è anche altro e Sinner svela le sue difficoltà: “Devi privarti di tante cose: le uscite la sera, una sciata in più, andare al mare. Però è importante farlo: ho quasi 24 anni e ho fatto molto per arrivare fin qui, non voglio buttare via tutto. Però sono consapevole che la vita vera è fuori dal campo: la famiglia, la vita privata. Serve il giusto equilibrio“.

Equilibrio che non è stato semplice trovare e che ogni tanto pesa e non poco: “Lasciare casa da piccolo mi ha fatto bene – dice Sinner –, sono cresciuto velocemente. Fai la spesa, la lavatrice per la prima volta e non hai con te i genitori. Ho pianto molto – rivela – e ancora adesso mi capita di piangere: se non lo fai vuole dire che non hai emozioni e non è vero“.
Momenti di sconforto normali anche quando le cose non vanno come previsto in campo: “Quando perdo anche io ho dei momenti così, sarebbe strano altrimenti“. Un ragazzo normale Sinner e questa sua rivelazione lo conferma ancora una volta.