L’ultim’ora su Novak Djokovic ha gelato i tantissimi fan del fenomeno serbo: il ritiro è sempre più vicino.
Fuori al primo turno a Monte Carlo e stesso destino anche a Madrid. Di certo i fan di Novak Djokovic si aspettavano un percorso diverso da parte del campione serbo negli ultimi due Masters 1000, specialmente dopo la finale raggiunta a Miami (e persa contro Mensik). Invece nel Principato il vincitore di 24 tornei del Grande Slam ha alzato bandiera bianca contro il cileno Tabilo, mentre a Madrid il giustiziere è stato Matteo Arnaldi.

Dulcis in fundo, Novak Djokovic ha già fatto sapere che non prenderà parte agli Internazionali BNL d’Italia 2025, in programma come sempre al Foro Italico di Roma. Il campione serbo, che nel corso della sua carriera ha vinto sei volte il Masters 1000 romano, non ha fornito spiegazioni ufficiali: “Roma mi mancherai, spero che c’incontreremo l’anno prossimo“, il messaggio pubblicato da Nole sui social.
L’impressione è che dietro questa scelta ci sia la consapevolezza di un livello di gioco non all’altezza per poter competere degnamente. “Al momento, la mia realtà è concentrata sul vincere una o due partite, senza andare lontano nei tornei – le sue parole dopo il ko contro Arnaldi – È una situazione completamente nuova per me. Non so se riuscirò a giocare il mio miglior tennis al Roland Garros“.
Djokovic, proposta clamorosa: lo vuole come suo coach
Più di qualcuno teme che il momento dell’addio al tennis di Novak Djokovic si stia progressivamente avvicinando. In alcune recenti interviste il campione di Belgrado ha fatto capire di sentirsi ancora bene e di voler continuare a giocare, ma dopo gli ultimi risultati molto negativi non si può escludere nulla. Nel frattempo è già arrivata una proposta per Nole nel caso dovesse davvero decidere di appendere la racchetta al chiodo.

Nei giorni scorsi Daniil Medvedev ha parlato del suo futuro sul sito Sportal. Anche per il tennista russo non è un periodo felicissimo: nel 2025 non è arrivato nemmeno un successo e anche negli ultimi due Masters 1000 non è andato oltre i quarti di finale. Ecco perché Medvedev sogna di avere Djokovic come allenatore.
“Pagherei ora perché lo facesse – ha detto il tennista moscovita – Non credo che Novak lo farà subito, è più realistico che dia consigli e condivida la sua esperienza con i suoi amici più cari nel Tour. Però, se esistesse una possibilità del genere, sarei felice di trovarmi anch’io in una situazione simile”. Medvedev sa bene che fin quando Djokovic è in gioco questa strada non è praticabile, ma lancia comunque un segnale all’ex numero 1 al mondo: “Quando accadrà alla fine della sua carriera io sarei qui”.