Ribaltone clamoroso in MotoGP: lo hanno licenziato su due piedi, la decisione ha spiazzato completamente i tifosi.
I primi cinque weekend del Mondiale 2025 di MotoGP hanno già regalato molte emozioni ai fan della classe regina. In tanti immaginavano alla vigilia del campionato un duello tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez, compagni di squadra nel team ufficiale Ducati, complici anche i problemi fisici del campione del mondo in carica Jorge Martin.

Tra i due litiganti si è inserito il fratello di Marquez, Alex, attualmente in testa alla classifica piloti con un punto di vantaggio su Marc e venti su Bagnaia. Finora è un totale dominio Ducati, che ha lasciato solo un gradino del podio nello scorso Gran Premio in Spagna: Quartararo è infatti riuscito a portare la sua Yamaha al secondo posto. E per quanto riguarda la KTM?
Finora i risultati della Casa austriaca non sono molto entusiasmanti, fatta eccezione per l’ottimo quarto posto di Maverick Vinales nello scorso GP a Jerez. Più di qualcuno pensa che uno come Francesco Guidotti, senza dubbio tra i manager più esperti della MotoGP, avrebbe ancora fatto comodo a KTM.
Licenziamento immediato in MotoGP: nessuno lo immaginava
Oggi Guidotti ricopre il ruolo di opinionista a Sky, ma nella recente intervista a Fanpage fa chiaramente capire di essere rimasto deluso dalla scelta di KTM di separarsi da lui. Un divorzio, spiega Guidotti, che non è arrivato come un fulmine a ciel sereno ma al tempo stesso non immaginava potesse davvero accadere.

“Alcune voci erano arrivate da amici e colleghi e ho voluto subito andare dall’azienda a capire se le voci fossero fondate, ma KTM mi aveva sempre rassicurato“, le parole dell’ex Team Manager della Casa di Mattighofen. “Avevo un contratto che comprendeva anche la stagione 2025 – ha aggiunto Guidotti nell’intervista – Loro avevano una clausola che potevano esercitare, ma mi avevano garantito che erano solo voci di paddock. Poi a Misano 2 è arrivata la lettera di licenziamento“.
Il 52enne ha voltato pagina, anche se mantiene qualche rimpianto per il 2024 dopo l’ottimo Mondiale dell’anno precedente con Binder. Secondo Guidotti è stato un errore cambiare metodo e accelerare troppo i tempi, dato che la MotoGP richiede una certa pazienza: “Non si può improvvisare e abbiamo fatto un piccolo passo indietro, ma il lavoro c’era“.