Per Jannik Sinner oggi è ufficialmente il primo giorno “di libertà”. Ieri, infatti, è terminata la squalifica di tre mesi concordata con la WADA dopo il caso Clostebol. L’azzurro, numero uno del tennis mondiale, ripartirà dopo lo stop forzato dagli Internazionali d’Italia, a Roma, che lo scoro anno aveva saltato per un problema all’anca.
Oggi, nella Capitale, è stata anche la giornata del sorteggio del tabellone che ha decretato che la prima partita dopo la squalifica, Sinner la giocherà al Foro Italico contro uno tra l’argentino Navone e l’astro nascente azzurro Federico Cinà. In conferenza stampa, Jannik ha parlato di diversi argomenti.
I colleghi:

“Non mi sono sentito con molte persone durante la sospensione: mi sono sentito con Jack, ci siamo allenati insieme e siamo ottimi amici. Poi è arrivato Sonny e ci siamo sentiti molto bene. All’inizio della sospensione ho ricevuto dei messaggi sorprendenti da alcuni giocatori, mentre da alcuni da cui mi aspettavo qualcosa non ho ricevuto niente“.
Ritorno in campo, paure?
“Non ho paura di andare in campo, son solamente felice di essere qua. In questi mesi abbiamo fatto il massimo che potevamo e ora siamo pronti per giocare”.
Il tifo degli italiani per Sinner.
“Da cosa nasce la Sinner-mania? Non lo so, mi piace giocare a tennis ma non cambio il mondo, così come il successo non cambia la persona che sono. Sono partito da un paesino di 2000 persone, ritrovarmi qua a Roma, giocando davanti a tante persone, è tanta roba. Sono onesto, non sono finto e queste cose vengono apprezzate”.
L’obiettivo di questa fase di stagione, post squalifica.
“L’obiettivo principale sarà Parigi. Sono qua per capire a che livello sono e per provare a passare il primo turno, poi vediamo cosa succederà. Siamo tranquilli, stiamo bene fisicamente e mentalmente, siamo riposati e questa cosa darà i suoi frutti a fine stagione“.
I mesi della squalifica.
“Son contento di come sono andati questi mesi. Era da tanto che non toccavo la racchetta per un periodo così lungo (un mese). Non abbiamo avuto una fretta enorme di riprendere, ma è andato tutto bene“.
Le sensazioni di Sinner.
“Mi sento sicuramente più libero non dovendo più avere a che fare con questa faccenda, ma non sono cambiato come persona. Ho capito che è importante avere delle persone intorno a me fuori dal campo, ho vissuto con i ritmi di altre persone in questi 3 mesi e questo mi ha fatto piacere. Sono contento di come abbiamo gestito il tutto, perché secondo me non era facile“.