Una furia Lewis Hamilton, una furia che si abbatte sulla Ferrari: bastano sei parole per distruggere letteralmente la scuderia
Vergogna, fallimento. Sono le due parole che descrivono l’inizio di stagione della Ferrari, un inizio di stagione che ha chiarito una cosa: il progetto della SF-25, così come è nato, è inadeguato per lottare per il vertice.

Si fa fatica a credere alle parole di Vasseur che insiste nel parlare di potenziale da estrarre e di passo gara simile a Mercedes e Red Bull. Si fa fatica perché a Miami è andato in scena il peggio del peggio per la scuderia di Maranello. Al di là della vettura, che evidentemente qualche problema ce l’ha se in sei gare è arrivato un solo podio, a far scattare l’allarme è anche il clima che si respira all’interno dei box del Cavallino Rampante.
Sul circuito americano si è visto e sentito di tutto, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton a litigare via radio con messaggi di fuoco. Soprattutto l’inglese ha faticato a nascondere la propria rabbia e la propria frustrazione davanti a delle scelte del muretto che non ha capito. Già nella sprint race il sette volte campione del mondo aveva avuto da ridire ed aveva protestato per la scelta di montare le gomme intermedie, nella gara domenicale poi è esplosa tutta la sua rabbia.
Hamilton contro la Ferrari: basta una domanda
Una domanda, sei parole sufficienti per distruggere la Ferrari e far capire che per la scuderia di Maranello non saranno momenti facili. Non lo saranno perché Hamilton di come è stata gestita la gara non è contento e lo è ancora di meno della competitività della SF-25.

“Volete che faccio passare anche lui?” la domanda che il britannico rivolge al suo ingegnere di pista quando – dopo aver fatto passare Leclerc – gli viene riferito il distacco da Sainz. Parole come pietre per la scuderia che si ritrova ora a dover gestire una situazione complicata. Vasseur subito dopo la gara ha avuto un confronto con lo stesso Hamilton, un modo per cercare di fargli sbollire la rabbia ed evitare ulteriori dichiarazioni al vetriolo.
Non sono arrivate, anche se la critica dell’inglese è stata chiara e non ha certo bisogno di interpretazioni. Non va nulla in casa Ferrari e Hamilton in sei parole ha fatto capire già tutto.