Home » Calcio » ESCLUSIVA SI L’ex tecnico di Sommer, Fink: “Se l’Inter ha bisogno, lui c’è. Pallone d’Oro? Difficile, ma è un top”

ESCLUSIVA SI L’ex tecnico di Sommer, Fink: “Se l’Inter ha bisogno, lui c’è. Pallone d’Oro? Difficile, ma è un top”

L’allenatore del Genk, Thomas Fink, è intervenuto in esclusiva a Sportitalia per commentare il successo dell’Inter contro il Barcellona. Il tecnico tedesco ha giocato nel Bayern Monaco nel suo passato da calciatore e si è detto impressionato dal percorso della squadra di Inzaghi, parlandoci anche di Yann Sommer, da lui allenato ai tempi del Basilea.

L’Inter l’ha impressionata?
“Certamente l’Inter mi ha impressionato. E’ stata una partita emozionante, giocata contro la squadra con lo stile più offensivo al mondo. L’Inter ha aspettato le sue chance e se le è create, sfruttandole al meglio. Inter e Barcellona hanno due stili differenti, ma l’Inter se l’è giocata alla pari e ha vinto”

Cosa ricorda di Sommer, di quando era solo un ragazzo?
“Innanzitutto fin da ragazzo è sempre stato un ragazzo d’oro, una bellissima persona. E’ stato il mio portiere per un periodo non molto lungo dopo un prestito, poi io lasciai il Basilea per andare all’Amburgo. Un ragazzo di grandi valori, poi in campo il suo valore lo conosciamo. Mi è sempre piaciuto il suo stile di gioco, il suo apporto alla fase offensiva, con un gioco con i piedi molto rapido e preciso. E poi, quando la sua squadra ha bisogno di lui, lui c’è”.

In Spagna parlano di lui addirittura per il Pallone d’Oro. Che ne pensa?
“Non so se un portiere possa vincere un Pallone d’Oro, vedendo la storia del trofeo, ma Yann ha un rendimento di alto livello in una squadra come l’Inter da anni. Non so dire se sia da premiare con quel riconoscimento, ma di certo è un portiere di grandissimo livello”.

Che ne pensa dello stile di gioco di Simone Inzaghi?
“Il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. L’Inter ha uno stile simile né al Barcellona, né al Psg, né all’Arsenal. Ha un suo stile, che nessuno può dire se sia meglio o peggio, semplicemente perché ognuno deve fare il gioco che può con i giocatori che ha. Inzaghi ha dato una identità forte all’Inter. Se ha vinto molte partite importanti quest’anno e si trova in finale, non è certo una coincidenza”.

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