L’Inter ha conquistato ieri una finale di Champions League desiderata, bramata, agognata e voluta con tutte le sue incredibili ed inesauribili forze. la squadra di Simone Inzaghi si lancia verso l’atto finale di Monaco di Baviera, quasi saluta il sogno e riemerge dalle tenebre. La squadra nerazzurra che sembrava ormai eliminata a un passo dal traguardo è letteralmente risorta dall’aldilà. Una vittoria del gruppo, dei singoli che non mollano mai, di una squadra che rema tutta in una sola direzione e con un obiettivo chiarissimo in mente. È la vittoria sicuramente dei titolarissimi, Lautaro Martinez innanzitutto, ma anche e soprattutto di chi gioca poco o meno. Anche dei più criticati.
Inter, ancora Frattesi
L’Inter il prossimo 31 maggio tornerà a Monaco di Baviera. Lì si giocherà la finale contro una tra Paris Saint-Germain e Arsenal, che questa sera si giocheranno l’altro posto vacante per la finalissima. E proprio a Monaco di Baviera è davvero nato il sogno della squadra di Simone Inzaghi. Con il gol di Frattesi, subito dopo aver subito la sberla del pareggio del Bayern. Un gol che ha permesso all’Inter anche di non dover vincere al ritorno a San Siro.
E Davide ci ha messo la firma anche ieri sera. Col sinistro piazzato, ad inchiodare Szczesny e tutto il Barcellona, l’ex Sassuolo ha spiegato ancora una volta a tutti perché Marotta e Ausilio si sono spinti a spendere quasi 40 milioni complessivi per portarlo in nerazzurro. La sua firma aumenta di valore, se si considerano anche i dubbi sulla permanenza a gennaio quando la Roma lo avrebbe voluto fortemente riportare “a casa”.
Il riscatto di Taremi
Tra gli acquisti meno azzeccati delle ultime sessioni di calciomercato dell’Inter c’è sicuramente Mehdi Taremi. L’iraniano ha deluso tutta la stagione, e lo ha fatto anche e soprattutto per via di una serie di problemi fisici che non lo hanno lasciato in pace. Ieri sera Taremi è subentrato ad un affaticato ed esausto Lautaro e ha messo anche lui la sua firma. Ha servito l’assist di sponda per il gol del centrocampista ex Sassuolo, ma soprattutto ha dato un contributo fondamentale in copertura sulla fascia quando Thuram non aveva più forze per ripiegare.