L’Inter è in finale di Champions League, dopo l’epica vittoria di ieri sera a San Siro contro il Barcellona. Un’impresa eroica, dopo aver subito la rimonta della formazione blaugrana dal 2-0 al 2-3 nel secondo tempo. Quando tutto sembrava finito, la squadra di Simone Inzaghi ha reagito immediatamente e ha trovato la rete di Acerbi, che ha segnato il punto del 3-3. Il gol del centrale ha impresso la svolta definitiva alla gara portando la sfida di tempi supplementari. Ancora una volta, come contro il Bayern Monaco all’andata, il vantaggio del Barcellona è durato pochissimi minuti. Minuti in cui l’Inter con veemenza ha cercato e ritrovato con cattiveria il gol che la rimetteva in gioco o addirittura in vantaggio.
L’incredibile dato dell’Inter in Champions League

Un dato a supporto della forza di reazione della squadra di Simone Inzaghi è balzato immediatamente all’occhio dopo questa assurda serata. Se i record di impermeabilità difensiva che l’Inter possedeva fino ai quarti di finale contro il Bayern Monaco sono ormai stati cancellati da questi due turni, è invece ancora valida quella sensazione di imbattibilità che nel corso di questa Champions League ha sempre dato l’Inter. I nerazzurri sono quasi sempre stati in parità o in vantaggio. In questa Champions League, infatti, la squadra di Simone Inzaghi, è stata sotto nel punteggio solamente per 15 minuti! Una statistica incredibile se commisurata agli oltre 1300 minuti giocati tra girone e fasi eliminatorie.
I 15 minuti totali di svantaggio sono stati accumulati in tre circostanze: nei tre minuti di recupero passati sotto 1-0 a Leverkusen contro il Bayer dopo il gol-vittoria di Mukiele; nell’intervallo di tempo tra il gol di Kane e il pareggio di Lautaro nella gara di ritorno dei quarti di finale; nel periodo trascorso dal gol di Raphinha a quello di Acerbi ieri sera.
Un dato assurdo che sottolinea una volta di più l’incredibile solidità mentale dell’Inter in questa Champions League.