Lo sport italiano ha dovuto dire addio a un grandissimo campione: la sua scomparsa ha fatto piangere tutti.
Nelle scorse ore è arrivata la notizia di un nuovo lutto che colpisce il mondo dello sport italiano. Se ne va un altro personaggio che ha scritto pagine importanti e che si è fatto ben volere da tutti: l’addio al campione ha davvero sconvolto il Paese e in particolare la città di Pesaro, dove era nato il 26 marzo 1945.

E’ venuto a mancare all’età di 80 anni Enrico Paolini, ex ciclista su strada e successivamente anche dirigente sportivo italiano. Paolini è stato ciclista professionista dal 1969 al 1979: nel corso della sua carriera ha vinto sette tappe al Giro d’Italia, tre campionati italiani e una Milano-Torino, oltre ad altri piazzamenti importanti nelle classiche italiane.
Il suo miglior risultato al Giro d’Italia fu l’undicesimo posto nel 1971, mentre al Tour de France 1976 ha concluso al 50esimo posto. Venendo invece alle classiche vale la pena ricordare il quinto posto alla Milano-Sanremo del 1974 e la seconda posizione al Giro di Lombardia dell’anno successivo. Sempre nel 1975 vinse la Coppa Bernocchi e il Giro dell’Emilia.
Paolini, il ricordo struggente: “Simbolo della città”
Dopo il ritiro dall’attività ciclistica ha assunto il ruolo di assistente direttore sportivo per diverse formazioni professionistiche: si ricordano soprattutto la Carrera, la Cantina Tollo e l’Acqua & Sapone. Il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, e gli assessori alla Cultura e allo Sport, Daniele Vimini e Mila Della Dora, hanno voluto ricordare il grandissimo atleta appena scomparso con parole di grande affetto: “Figura indimenticabile del mondo del ciclismo italiano, simbolo dello sport della nostra città“.

Sempre il primo cittadino e gli assessori sottolineano quanto Paolini sia stato un campione in grado di farsi strada nel ciclismo nazionale e internazionale con “determinazione, professionalità e tenacia“. Proprio questa grande passione che l’ex ciclista su strada è riuscito sempre a trasmettere è diventata motivo di ispirazione per le future generazioni e per tutti gli appassionati delle due ruote.
Un legame con la terra pesarese che nel 2022 è stato suggellato con un’installazione a lui dedicata nel quartiere di Santa Maria delle Fabbrecce. Al grandissimo ciclista stato poi dedicato uno spazio importante nel Museo della Bicicletta a Palazzo Gradari. “Siamo orgogliosi che il Museo della Bicicletta ospiti un mezzo realizzato da Paolini negli anni ’70, e una gigantografia che lo ritrae vincente durante il Giro di Svizzera – affermano gli amministratori – Un segno tangibile dello stretto legame che aveva con la città, che sempre mantenuto vivo con orgoglio e affetto“.