Zanardi è molto più di un’atleta, ma una persona capace di lasciare il segno in qualsiasi disciplina: ecco l’ennesima dimostrazione.
Alex Zanardi è un’atleta straordinario, che ha vissuto la propria vita fin qui accettando ogni sfida che gli si è parata davanti e contribuendo a far crescere il movimento paralimpico in Italia.

Nonostante la perdita delle gambe in un incidente automobilistico, precisamente quando correva nel campionato CART, ha continuato ad avere una vita più che attiva. Nel 2020, purtroppo, ha avuto un altro incidente. Questa volta in handbike, quando perde il controllo del mezzo scontrandosi contro un camion.
In ogni caso, continua a lottare per ritrovare una parvenza di normalità, supportato dai fan e dagli ammiratori e dalla sua famiglia. E a proposito di Zanardi, un messaggio commovente lo lega a una persona che gli è fortemente riconoscente: la storia che stiamo per scoprire è davvero speciale.
Zanardi, il messaggio è davvero commovente: una storia meravigliosa
Giulia Ruffato è la protagonista di questa meravigliosa storia, raccontata in un’intervista a Luce. Lei che ha avuto un’ischemia midollare ad esordio spontaneo a fine 2012, a causa di questo drammatico avvenimento finisce paralizzata e costretta a stare in carrozzina. Dopo aver praticato nuoto, pallavolo e sci ed essersi laureata in fisioterapia, questo evento avrebbe fatto crollare chiunque.

Non Giulia, però, che ha il coraggio di fare l’impresa più straordinaria della sua vita sino a quel momento: andare avanti. In seguito arriva una mail da parte di Alex Zanardi, che la invita a provare una handbike. Questo momento segna l’inizio della nuova vita di Giulia, e a partire dal 2018 si dedica esclusivamente al paraciclismo e raggiunge risultati straordinari: sette titoli italiani nella sua categoria, nel 2022 sale sul podio in diverse tappe di Coppa del Mondo, nel 2023 è suo un bronzo ai Mondiali di Glasgow. Nel 2024 viene convocata alle Paralimpiadi di Parigi. Sulla conversazione con Zanardi, Giulia Ruffato ha precisato che “inizialmente non mi ha spronato a reagire, ma mi ha fatto capire che se avessi voluto parlare, lui ci sarebbe stato. Anche perché avevo già scelto di reagire, Zanardi mi ha ‘solo’ proposto di salire in bici per provare, e non mi ha mollata fino a quando non l’ho fatto”.
Nel corso dell’intervista precisa che a volte le vie d’uscita bisogna crearsele da soli, e che se vogliamo essere aiutati è necessario che ci aiutiamo per primi noi stessi. Giulia ha parlato del progetto di Zanardi, Obiettivo 3, che se si è interessati a praticare uno sport permette “in comodato d’uso gratuito un mezzo o l’attrezzatura per provare a praticarlo e sostiene chi vuole intraprendere una carriera sportiva agonistica”.
Il progetto sensibilizza anche sui temi di disabilità e inclusione con eventi particolari e incontri nelle scuole. La storia di Giulia Ruffato è un esempio straordinario di resilienza e amore per la vita, ma anche l’ennesima dimostrazione della grande persona prima che atleta che è Alex Zanardi: l’eterno combattente delle sue battaglie e di quelle degli altri.