Non finisce mai la diatriba tra Jannik Sinner e Federica Pellegrini: le parole della Divina hanno scatenato un altro polverone, nuovo attacco.
Federica Pellegrini non ha fatto alcun passo indietro rispetto a quanto affermato in precedenza sul caso Clostebol che ha riguardato Jannik Sinner. L’ex nuotatrice ha infatti confermato il suo pensiero, ovvero che il numero 1 del ranking ATP abbia avuto un trattamento diverso rispetto al 99% dei casi. Nell’intervista alle Iene la Divina ha detto di sapere bene che il campione italiano non si è dopato intenzionalmente, ma ha posto l’accento sul fatto che il suo caso sia stato gestito in maniera diversa.

Le parole della Pellegrini hanno scatenato un nuovo polverone nel mondo del tennis. In difesa di Sinner è subito intervenuto il CT della Nazionale italiana maschile di Coppa Davis, Filippo Volandri, che ha preso di mira l’ex nuotatrice mettendo in dubbio le sue competenze in materia.
“Quando io sento persone che giudicano, come per esempio nel caso della Pellegrini, penso magari ha una laurea magistrale in giurisprudenza e noi non ne eravamo a conoscenza – tuona Volandri – Quindi è un avvocato e non lo sapevamo, o si è letta le oltre 40 pagine della sentenza. Ma anche nel caso in cui dovesse averle lette ha dimostrato di non averle capite”.
Sinner-Pellegrini, nuova bordata: c’entra Volandri
Affermazioni molto dure, quelle del CT azzurro, che hanno spinto Matteo Giunta, ex allenatore e ora marito di Federica Pellegrini, a intervenire per prendere le difese della sua compagna. Nel corso della trasmissione Rai ‘La Volta Buona’ l’ex coach della celebre nuotatrice ha messo in evidenza che per lui e sua moglie il discorso doping è “sensibile“ e che hanno sempre sposato la “tolleranza zero“.

“Quando succedono queste cose è giusto che l’anti-doping sia severo. Succedono casi in cui a causa degli effetti collaterali o magari inconsapevolmente l’atleta cada in questo problema”, le parole di Giunta, che poi si è rivolto direttamente a Volandri ricordando al capitano azzurro la sua squalifica per tre mesi a causa del doping (anche se il TAS di Losanna sottolineò che l’ex tennista non violò alcuna norma antidoping).
“Penso che lo sappia, probabilmente anche per lui è un argomento molto sensibile – ha detto Giunta a La Volta Buona – Penso quindi che tutti dovremmo misurare molto le parole, ma anche quando misuri le parole c’è sempre qualcuno che vuole fraintendere”.