Rifiuto categorico nei confronti di Jannik Sinner: il no diventa di rilievo mondiale, il rischio è troppo grande
È il torneo di Jannik Sinner: Roma capitale del tennis ancora per qualche giorno, ma soprattutto Roma ‘casa’ del numero 1 al mondo. La città ha accolto come meglio non poteva il campionissimo di San Candido che ha risposto alla grande: sempre disponibile con il pubblico, concentrato in campo, pronto a dare spettacolo con il suo immenso talento.

Dopo tre mesi di squalifica, Sinner aveva proprio bisogno di questo bagno di folla ed affetto che è andato anche oltre il terreno di gioco. Una Jannik-mania che ha ‘contagiato’ un po’ tutti, arrivando anche al Vaticano dove il 23enne di San Candido è stato ricevuto nei giorni scorsi da Papa Leone XIV. Un incontro molto atteso e carico di emozione per il tennista che è apparso emozionato davanti al nuovo Pontefice.
Un incontro che è stato preceduto da un simpatico botta e risposta tra i due con Leone XIV, grande appassionato di tennis, che parlando con una giornalista si era detto pronto ad una partita di beneficenza “basta che non porti Sinner“, giocando sul significato di peccatore che ha il suo cognome in inglese. Interpellato in conferenza proprio su questa frase, l’italiano aveva palesato grande imbarazzo: “Perché mi mettete in difficoltà con queste domande“.
Sinner, il no del Papa: “Rompo qualcosa”
Imbarazzo scomparso durante l’incontro tra i due, nel quale Sinner è stato anche protagonista di una proposta al Papa. Il campione, infatti, ha portato con sé due racchette e ne ha donata una al Pontefice.

Quando è spuntata fuori la pallina, ha chiesto a Leone XIV se volesse fare qualche scambio, ma ha ricevuto in risposta un divertito rifiuto: “Qui è meglio di no, lasciamo stare. Rischierei di rompere qualcosa“. Aggiungendo però che a Wimbledon lo lascerebbero giocare, magari alludendo al vestito bianco, colore tradizionale del grande Slam inglese.
Un simpatico siparietto che ha avuto risalto internazionale, tanto quanto le vittorie che Jannik Sinner ha collezionato nell’ultimo anno. Trionfi che il 23enne ha tutta l’intenzione di continuare ad aumentare nei prossimi tornei, togliendosi di dosso le scorie della lunga assenza e magari dedicando al Pontefice il prossimo trionfo. Chissà che non sia proprio a Roma dove domani sarà atteso dalla semifinale contro Paul dopo aver passeggiato ai quarti contro il norvegese Ruud.