Sempre più protagonista in campo, Jannik Sinner fa ancora i conti con il riferimento al clostebol: furia a Roma
Partiamo dal campo, lì dove storia non sembra esserci. Jannik Sinner non aveva certo bisogno di confermare il suo talento, ma intanto a Roma – dopo tre mesi di stop – ha dato una prova di forza non da tutti.
Non soltanto è tornato, ma lo ha fatto dominando e spazzando via gli avversari anche più impegnativi. La dimostrazione di talento e forza data contro Ruud è ancora negli occhi di tutti, del resto non si resta numero 1 al mondo per un anno intero per puro caso e in Sinner il caso non ha mai giocato un ruolo importante.
Roma aspetta domani per festeggiare il suo eroe, spera di poterlo fare con una vittoria, un trionfo che cancellerebbe tre mesi di sofferenza e ingiustizia. Un’ingiustizia che è tornata incredibilmente a galla proprio al Foro Italico: è lì, sulla terra rossa della Capitale che ha fatto nuovamente capolino la parola clostebol.
Se il patteggiamento serviva a chiudere il caso, qualcuno ha deciso che Sinner doveva fare ancora i conti con la vicenda. Ovviamente tutto nasce dai social, terreno fertile per assurdità come quella che è girata su X dopo l’incontro tra l’italiano e Cerundolo, valido per gli ottavi di finale. Un incontro durante il quale il campione di San Candido ha dovuto chiedere l’intervento dei sanitari per medicare una vescica che gli provocava dolore.
Sinner, la vescica e l’assurdo riferimento al clostebol
Per farlo lo staff sanitario ha applicato una pomata e sui social qualcuno si è scatenato con un chiaro riferimento al clostebol e alla vicenda che ha visto suo malgrado protagonista Sinner.

Un riferimento decisamente inopportuno e che è stato immediatamente bloccato dai tifosi dell’italiano, letteralmente furiosi per un accostamento senza alcun senso.
Guarda che strano, da quando ha messo la pomata al piede, #Sinner non ha più perso un game… Coincidenze?!?
— massi rug 🦅 (@gur_issam) May 13, 2025
Un accostamento che, semmai ce ne fosse bisogno, è stato smentito duramente anche da Andrea Bernetti, segretario generale della Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa) che ad Adnkronos Salute ha spiegato che è pratica ricorrente utilizzare una crema per curare le vesciche e che si tratta solitamente di un preparato utilizzato anche sui neonati per evitare le irritazioni da pannolino. Nulla a che fare con il clostebol e il doping, ovviamente: e anche questa volta gli odiatori social sono stati silenziati.