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Gabbia+Joao Felix, il Milan batte il Monza 2-0 in un clima surreale: contestazione totale a San Siro

Il Milan ha concluso la sua stagione con una vittoria per 2-0 contro il Monza, squadra già da tempo retrocessa, in un match che ha visto i rossoneri ottenere tre punti ininfluenti ai fini della classifica, data l’esclusione dalle coppe europee: attualmente il Diavolo è settimo, in attesa del risultato della Fiorentina. Le reti di Matteo Gabbia e João Félix hanno siglato il successo, ma il risultato sul campo è stato oscurato dalla netta contestazione dei tifosi, che ha permeato l’intera giornata.

La serata è stata caratterizzata da un clima di forte dissenso da parte della tifoseria organizzata. Già nel pomeriggio, i sostenitori rossoneri si erano radunati a Casa Milan per esprimere il loro malcontento. La protesta è proseguita all’interno dello stadio di San Siro, dove la Curva Sud, dopo aver intonato il coro “Tutti a casa”, ha deciso di abbandonare gli spalti dopo i primi quindici minuti di gioco.

Durante l’attesa, prima dell’inizio della partita, sono stati scanditi numerosi cori di protesta indirizzati alla dirigenza e alla proprietà del club. Tra i più significativi, un nuovo coro ha preso di mira specificamente Paolo Scaroni, Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimović, con la richiesta di dimissioni: “Ibra, Furlani e Scaroni, vogliamo le dimissioni, non servono le spiegazioni, voi dovete andarvene”. La contestazione ha poi chiamato in causa individualmente i vertici societari: Gerry Cardinale, Paolo Scaroni e Giorgio Furlani sono stati scanditi con il coro “Indegni”. Non sono mancati i messaggi diretti all’attuale proprietario del Milan, con le frasi “Devi vendere, vattene” e “Gerry, go home” risuonate nel settore caldo dello stadio.

Colpo in attacco per il Milan Clamoroso
Tifosi Milan (LaPresse) – sportitalia.it

Sul fronte sportivo, la gara ha offerto pochi spunti degni di nota nei primi quarantacinque minuti. Il Milan ha iniziato con un paio di occasioni create da João Félix e Nikola Pavlovic, ma successivamente il ritmo è calato. Il Monza ha tentato di farsi avanti, e sul finire del primo tempo ha anche trovato la rete del vantaggio con Keita Baldé, annullata tuttavia per fuorigioco di Georgios Kyriakopoulos, autore dell’assist. Il primo tempo si è concluso a reti inviolate.

Nella ripresa, il tecnico squalificato Sérgio Conceição (in panchina il suo vice João Costa) ha effettuato due cambi, inserendo Samuel Chukwueze e Francesco Camarda al posto di Luka Jović e Yunus Musah. Il Milan ha sbloccato il risultato al 64′ grazie a un colpo di testa di Matteo Gabbia, servito da calcio d’angolo da Chukwueze. Meno di dieci minuti più tardi, è arrivato il raddoppio, ancora su palla inattiva: João Félix ha trasformato una punizione da buona posizione. Nel finale di partita, Mike Maignan si è distinto con una parata decisiva su Jean-Philippe Gbamin. Nonostante la vittoria per 2-0, al triplice fischio finale i fischi provenienti dagli spalti di San Siro hanno confermato il malcontento della tifoseria.

Dopo la protesta davanti a Casa Milan nel tardo pomeriggio, la contestazione si è trascinata in campo: prima della sfida contro il Monza i tifosi rossoneri si sono disposti in modo da formare la scritta “Go Home” a  capeggiare in curva. Un chiaro invito alla proprietà americana a lasciare. Pronti-via, dal calcio d’inizio ecco i primi cori: “Andate a lavorare”, linea dura dunque anche nei confronti dei giocatori e non solo verso proprietà e dirigenza. Scanditi poi i nomi dei dirigenti uno ad uno, da Furlani a Cardinale e Scaroni.

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