Jannik Sinner tirato in ballo per lanciare un’accusa gravissima: è una cosa barbarica, bisogna subito porre rimedio
Un esempio da seguire. Jannik Sinner, nonostante i soli 23 anni, ha assunto il ruolo di modello anche per i giovanissimi.

Facile immaginare il motivo: un ragazzo normale, uno come tanti, che però grazie all’impegno, al sacrificio e (ovviamente) al talento è riuscito ad arrivare in cima al mondo. Ha faticato Sinner, ma è riuscito ad emergere perché non ha mai smesso di crederci e perché ha saputo superare i momenti complicati che nella vita di tutti ci sono sempre.
Facile il riferimento alla questione clostebol con l’anno passato a difendersi ad un’accusa gravissima e la necessità di accettare tre mesi di squalifica, da innocente, pur di evitare sanzioni peggiori. Lo ha fatto e lo ha superato Sinner, tornando se possibile ancora più forte di prima. Ecco perché il 23enne di San Candido deve essere preso come esempio dai giovanissimi e non soltanto nel contesto sportivo.
Jannik è un modello per tutti, deve essere preso a modello da tutti, anche da quei genitori che provano ad evitare ai figli i dispiaceri della vita. Sbagliando, secondo lo psichiatra Paolo Crepet che lancia il suo durissimo attacco proprio citando Sinner.
Sinner, Crepet: “Jannik bravo perché ha perso”
Paolo Crepet è intervenuto all’auditorium Tiziano Zalli di Lodi per prendere parte ad un ciclo di incontri dedicato ai malesseri giovanili.

Proprio dal palco ha detto la sua sulla questione e non ha mancato di fare un riferimento a Jannik Sinner: “Perché è bravo? – la domanda rivolta ai presenti –. Perché ha perso: per vincere si deve perdere“. Un concetto chiaro, esteso ulteriormente nel proseguo del suo intervento lanciando un durissimo attacco ad una particolare ‘categoria’ di genitori.
“Ci sono momenti fondamentali, che durano molto poco: bisogna fare azzardi, però a farli deve essere tu. Se li fa qualcuno al posto tuo, significa che qualcosa è andato storto”. Il riferimento è appunto ai genitori che proteggono troppo i figli: “I bambini devono giocare e cadere dalla bicicletta. La comfort zone che spesso i genitori creano per i figli è una cosa barbarica“.
Il messaggio è chiaro, dunque, la base del successo è la sconfitta, il saper affrontare e superare le difficoltà. È proprio nei momenti più complicati che si cresce: nella vita, come nello sport. Ed è Sinner l’esempio a cui fare riferimento: cadere per rialzarsi e diventare ancora più forte.