Home » Tennis » Tennis travolto dallo scandalo: “È disgustoso”

Tennis travolto dallo scandalo: “È disgustoso”

Nel tennis può capitare in ben più di una occasione di trovarsi a discutere di qualche questione in particolare: cosa è successo stavolta.

Nel mondo del tennis, può accadere di tutto e di più. Stiamo parlando di uno sport che richiede concentrazione massima, e la tensione di una partita può raggiungere davvero vette notevoli.

Tennis Roland Garros
Tennis, quante discussioni (ww.sportitalia.it – X US Open)

Basti pensare solamente al caso Sinner, che ha fatto discutere un sacco nei mesi in cui se n’è parlato fino al culmine della squalifica di tre mesi che l’altoatesino ha dovuto subire, tornando a giocare soltanto agli Internazionali d’Italia.

Ma non è l’unico argomento che porta tanta discussione, perché come vedremo in questo articolo fa parlare di sé anche un modus operandi che è ritenuto a dir poco fastidioso da parte di moltissimi professionisti del settore, con i tennisti in pole position in questo senso: scopriamo, allora, di cosa si tratta nello specifico e perché fa così tanto discutere.

Tennis, quanta polemica: ecco riguardo a cosa

A quanto pare, al Roland Garros il pubblico sa essere eccome fastidioso nei confronti dei rivali dei tifosi francesi. Ci riferiamo ai fischi, ai rumori tra un servizio e l’altro volti a disturbare la concentrazione di un avversario di un connazionale e le parole fuori posto, senza dimenticare il lancio di gomme da masticare. Anche per questo motivo, è vietato consumare bevande alcoliche sulle tribune. La reazione da parte dei giocatori stranieri varia da un professionista all’altro in merito a questo atteggiamento.

Tennis Roland Garros
Al Roland Garros tante polemiche per il pubblico (www.sportitalia.it – X Roland Garros)

Il giocatore cileno Nicolas Jarry ha usato toni che definire forti è pure poco, visto e considerato che ha precisato: “E’ stato disgustoso, la peggiore esperienza della mia vita”. Il riferimento è legato alla scorsa edizione del torneo transalpino, quando ha affrontato Corentin Moutet sul Court Simonne-Mathieu. A suo avviso, la colpa fu dell’avversario che fece di tutto e di più per aizzare gli spettatori. A un certo punto ebbe la sensazione di trovarsi in un incubo, specialmente quando è stato colpito da un raccattapalle (per quanto accidentalmente).

Comunque, non è un giudizio campato in aria. Lo stesso Novak Djokovic, campionissimo ultratitolato famoso per i suoi nervi di ferro e le straordinarie doti mentali, ha precisato in più di una occasione che “non è il tipo di ambiente ideale in cui si desidera giocare, tuttavia bisogna essere pronti per farlo”. Insomma, Sinner e non solo avvertiti: per arrivare in finale, il rivale di fronte a loro non è il solo da “sconfiggere”.

Change privacy settings
×