439 partite dopo, Gasperini e l’Atalanta si salutano ufficialmente. Nel mezzo, 228 vittorie, 855 gol fatti e 5 qualificazioni in Champions League ottenute a manifesto di 9 stagioni straordinarie, le migliori nella storia della Dea.

Allenamento a porte aperte e tifosi a Zingonia. Credit: Atalanta.it
Con l’Europa League alzata al cielo di Dublino come luminosa copertina di un cammino leggendario e senza eguali, a Bergamo e per estensione nel calcio italiano.
Atalanta, Gasperini e un addio emozionante
Con una commovente nota sul proprio sito, il club ha voluto dire pubblicamente addio a Gasp rispondendo contestualmente al suo messaggio degli scorsi giorni rivolto ai tifosi rilasciato all’Eco di Bergamo. “Un grandissimo capitolo che rimarrà indelebile nella storia dell’Atalanta”, si legge nel comunicato.
“Non potremo mai ringraziarla abbastanza per le emozioni che ci ha regalato e per le gioie che insieme siamo riusciti a regalare a Bergamo e ai nostri tifosi, andando oltre l’immaginabile”.

Atalanta, tutto pronto per il nuovo corso nerazzurro
Perché in fondo di questo si tratta: se fino a una decina di anni fa ci avessero detto che l’Atalanta sarebbe diventata ciò che raccontiamo ininterrottamente da 9 stagioni non ci avremmo creduto. Non solo, ci avremmo riso su probabilmente, pensando di essere difronte ai deliri di un matto. La realtà alla fine però, è stata esattamente questa. Fatta di crescita collettiva e individuale, di qualificazioni europee diventate prassi, di presenza costante nell’élite del calcio italiano. Non è stato solo centrale Gasp. È stato l’uomo senza il quale tutto questo sarebbe appartenuto veramente alla fantasia. E di ciò l’Atalanta e i bergamaschi gli saranno eternamente grati.
Gioele Anelli