Federico Chiesa, oggi protagonista al Liverpool dopo le esperienze in Serie A con Fiorentina e Juventus, si è raccontato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Il 27enne attaccante azzurro ha riflettuto sul suo primo anno in Premier League, parlando con sincerità del passato, delle sue ambizioni future e del legame ancora vivo con l’Italia.
Chiesa, l’avventura a Liverpool e l’impatto con la Premier
Chiesa si dice soddisfatto della sua prima stagione inglese: “Il bilancio è positivo perché una Premier League non si porta a casa tutti i giorni“. Nonostante lo spazio limitato in campo, considera l’annata preziosa per la crescita personale: “Vivere in una cultura diversa mi ha fatto crescere come uomo”. L’intensità del campionato inglese lo ha impressionato, ma ciò che più lo ha colpito è stato l’ambiente: “L’atmosfera ad Anfield è qualcosa di unico“. Riconosce la qualità dei compagni, elogiando Salah: “Impressionante, da Pallone d’Oro. In una mia top 11 dei sogni lo metterei insieme a Cristiano Ronaldo: insieme farebbero 80 goal a stagione“.
Rimpianti, futuro e uno sguardo alla Juventus

Sul passato alla Juve, Chiesa chiarisce: “Pentito? No. Non mi è mai stato offerto il rinnovo“. L’uscita dalla rosa fu dura, ma accettata con professionalità: “È stato un grande dispiacere… ma ho continuato ad allenarmi cercando un’altra squadra“. Il futuro? Ancora aperto, forse in Italia: “Sto pensando di tornare? Ne parleremo in estate“. Su Allegri e il Milan non chiude le porte: “Mi ha dato tanto, è un vincente“. E sulla Juventus: “Mai dire mai. Ho dato tutto, non ho rimpianti. Thiago Motta mi ha detto che non facevo parte del progetto e di cercarmi squadra“. Ora guarda avanti: “Il mio sogno? Partecipare al Mondiale e superare il mio record di goal“.