Battuto Zverev, Djokovic affronta oggi Sinner per quella che può essere l’ultima chiamata: il ritiro può diventare imminente
Eccolo lì, puntuale all’appuntamento. Semifinale in Australia, semifinale al Roland Garros. Sarà anche ormai avanti con l’età, starà anche attraversando un momento difficile, ma Novak Djokovic quando sente l’odore dei Major risponde presente. Lo ha fatto anche a Parigi dove è riuscito ad arrivare fino al penultimo atto.

Per lui ora c’è la sfida contro Jannik Sinner, il nuovo re del tennis mondiale, colui che ha detronizzato il serbo, dopo che Federer e Nadal avevano alzato bandiera bianca, ritirandosi dalla scena. Il serbo di mollare non sembra avere ancora voglia, anche se nei mesi scorsi l’idea era ben presente nella mente dell’ex leader del ranking.
A 38 anni e con tutte le difficoltà avute in questa stagione, era complicato non iniziare a ragionare su quel che potrà essere nei prossimi mesi, su un possibile addio al tennis che, al momento, Djokovic non ha ancora preso in considerazione in maniera esplicita. Qualche battuta qua e là c’è stata, ma la decisione ancora deve arrivare. Chissà che non possa essere proprio la sfida con Sinner a dargli la dritta giusta su cosa fare.
Djokovic, tra semifinale con Sinner e ritiro
L’idea del ritiro era diventata costante nei mesi scorsi, quando Djokovic aveva avuto più di una difficoltà in campo. Logico quindi pensare di non essere più all’altezza e di non voler continuare a trascinarsi in campo nel caso in cui fosse venuta meno la competitività.

Dopo la vittoria a Ginevra però, centesimo titolo in carriera, qualcosa potrebbe essere scattato nuovamente in Djokovic. Una scintilla che ha riacceso il serbo come dimostrato finora al Roland Garros: un solo set perso, contro Zverev, e percorso netto per zittire chi lo dava già per finito. Non è finito Djokovic, anzi è ancora un rivale pericoloso per tutti quelli che lo troveranno sulla loro strada.
Come Sinner che tra poco lo affronterà per la semifinale del Roland Garros. Un match che potrebbe dare anche un’indicazione sul futuro di Djokovic. Dovesse essere spazzato via dal numero 1 al mondo, il serbo potrebbe tornare a valutare con serietà l’idea di mettere fine alla sua carriera. Al contrario, un successo contro Sinner potrebbe invogliarlo ad andare avanti, avendo avuto la conferma di essere ancora in grado di avere la meglio dei giovani rivali. Dentro o fuori, Sinner-Djokovic mette in palio qualcosa di più della finale del Roland Garros.