La MotoGP è uno degli sport più pericolosi e spettacolari in assoluto, e anche questa volta abbiamo capito perché.
La MotoGP è davvero uno degli sport più spettacolari in assoluto, a riguardo non ci sono molti dubbi. Tuttavia, è anche uno dei più pericolosi. Quante volte abbiamo potuto vedere gare in cui succedeva di tutto e di più? Talvolta, come nell’occasione del GP di Sepang nel 2011, purtroppo sono avvenute vere e proprie tragedie.

In altre circostanze, invece, ci sono comunque stati brutti infortuni. I piloti e i team sanno a cosa si può andare incontro alla guida di una motocicletta, e accettano il rischio perché è lo sport che hanno deciso di vivere da assoluti protagonisti, nel bene o nel male di ciò che può accadere tanto in allenamento quanto in prova e in gara. Di sicuro, uno dei grandi protagonisti della classe regina del motomondiale non può dire di essersi trovato bene ad Aragon.
MotoGP, che paura per lui: cosa è successo
Non è stato un week end semplice per Fabio Quartararo in quel di Aragon. Nel Gran Premio spagnolo, infatti, il fuoriclasse francese ha avuto molte difficoltà a guidare la sua Yamaha, tanto da spaventare anche il pubblico di casa per quanto l’M1 è apparsa scorbutica sulla pista iberica. Ai microfoni di Sky Sport MotoGP, lo stesso francese ha voluto parlare del feeling con la sua moto, tutt’altro che paragonabile alle ultime gare disputate in MotoGP, dove ha conquistato tre pole position e lottato per il podio e la vittoria.

Le sue parole a riguardo: “Non ero innervosito, solo che sono successe cose molto strane oggi. La gomma dietro partiva senza nessuna ragione. Questo ti mette paura a guidare la moto. Oggi non è stato bello e non mi sono divertito”. Quartararo ha continuato la sua intervista, spiegando che non è stato piacevole guidare la sua moto e che il team ha molto da lavorare per giungere verso la direzione corretta.
Ad Aragon la gara del francese è terminata ancora prima del previsto, quindi lui e la Yamaha sperano di tornare più forti di prima e trovare il feeling ideale già a partire dalle prossime gare. Anche perché un fine settimana amaro non deve far dimenticare né a lui e né alla scuderia quanto lavoro buono è stato fatto per ridurre il gap dalla Ducati e dagli altri team negli ultimi mesi. Vedremo se il trend si inveritrà già dal GP del Mugello.