Quando il mercato entra nel vivo si riscopre con piacere tutta quella terminologia che durante la stagione rimane in letargo proprio in vista della sessione estiva. Chiamatelo valzer, chiamatela girandola, chiamatela giostra: il risultato non cambia. Il susseguirsi di trattative intrecciate richiede vocaboli azzeccati, ed eccoli qua. Panchine, attaccanti e oggi, in questa fase iniziale e delicata, soprattutto esterni, soprattutto per chi senza 3-5-2 et similia non riesce a stare.

Il mercato degli esterni entra nel vivo
L’asse Roma-Milano-Ryiad-Londra-Firenze è stranamente caldo, in un domino che può elettrizzare il mercato. La Roma ha raggiunto un’intesa di massima con l’Al Hilal per il trasferimento di Angelino, che non rientra nelle preferenze di Gasperini. Ma i tempi tecnici stanno allungando il tutto, con i sauditi che dopo il Mondiale proveranno a definire il suo acquisto o quello di Theo Hernandez. Questo apre contestualmente due scenari: Gasp vorrebbe riabbracciare Gosens al posto di Angelino ma chiaramente serve attendere la fine della kermesse statunitense e le mosse del club di Riyad.
Dall’altra parte il Milan se dovesse cedere il francese, potrebbe puntare forte su Zinchenko dell’Arsenal, proposto ai rossoneri dagli intermediari. Con Dodo, sempre in ottica diavolo, lontano sullo sfondo, per le altissime richieste della Fiorentina. Mentre in Viale della Liberazione, l’Inter dovrebbe riscattare Zalewski anche con Chivu nonostante fosse una richiesta di Inzaghi nel mercato di gennaio. Tornando nella Capitale, sponda biancoceleste del Tevere, grande attenzione su di sé ha attirato e sta attirando Nuno Tavares. In Italia, in Europa e – neanche a dirlo – in Arabia Saudita, con la Lazio che però alza muro e prezzo. Avendo rifiutato l’offerta di circa 30 milioni di euro dal solito Al Hilal, Lotito ha lanciato un chiaro messaggio a tutti: chi vuole in portoghese deve aprire il portafoglio.