Jannik Sinner e Novak Djokovic si sono affrontati di recente, e pare che il campione serbo ha qualche merito sulla crescita dell’italiano.
Jannik Sinner si è nuovamente dovuto arrendere a Carlos Alcaraz in finale. Questa volta non agli Internazionali d’Italia, ma al Roland Garros. A Parigi, dopo 5 set culminati con un super tie break senza storia a favore dello spagnolo, Sinner ha potuto soltanto sfiorare l’idea di vincere un altro Slam nella sua carriera, fino ad ora almeno, disputando però una splendida partita contro il grande rivale spagnolo.

Adesso, però, non c’è tempo di pensare a ciò che non ha funzionato, perché ci saranno nuove sfide su cui riflettere per l’altoatesino, soprattutto per quanto riguarda Wimbledon. In ogni caso, a quanto pare se Jannik Sinner ha raggiunto un livello così alto ultimamente, sconfitte o vittorie a parte, è anche merito di Novak Djokovic: scopriamo in quale modo avrebbe inciso sul numero 1 al mondo.
Sinner al top anche grazie a Djokovic: com’è possibile
Jannik Sinner al top del tennis mondiale grazie anche a Novak Djokovic. Per quanto possa sembrare paradossale, in un certo senso è proprio così. A Wimbledon tre anni fa, quando Djokovic vinse sull’altoatesino, successe un evento molto interessante fra Darren Cahill, supercoach di Sinner, e il fuoriclasse serbo.

Ai microfoni di TNT Sports l’allenatore ha rivelato un retroscena assai interessante poco prima della finale del Roland Garros 2025, persa contro Alcaraz al quinto set: “Dopo la sconfitta a Wimbledon nel 2022, uno dei tennisti a cui ho chiesto un consiglio è stato proprio Djokovic, e lui mi ha spiegato che il gioco di Sinner aveva bisogno di più varietà. Le sue parole sono state molto preziose. Mi sento di dire che è stato molto utile tre anni fa, assicurandosi che stessimo apportando le giuste modifiche al gioco di Jannik”. Nel 2025, non si può dire che queste modifiche non ci siano state.
Nel solo match contro Alcaraz, per quanto la sconfitta possa ferire i tifosi di Sinner, così come lo stesso tennista e il suo staff, abbiamo visto l’altoatesino variare moltissimo e mettere in difficoltà Carlos Alcaraz – ricordiamo che era il favorito sulla terra rossa del Roland Garros – fino a portarlo al super tie break, il che non è stato affatto banale. Si può dire, quindi, che è anche merito di Djokovic se attualmente il giocatore italiano è al livello in cui si trova allo stato attuale delle cose, ovvero al top del tennis mondiale.