C’è un’età in cui tutto dovrebbe essere in costruzione: i sogni, il corpo, il futuro. I pomeriggi dovrebbero essere pieni di palestra e risate, i fine settimana trascorsi tra compiti, partite e viaggi con la squadra.
A quindici anni si dovrebbe pensare solo a migliorarsi, a rialzarsi dopo un infortunio, a immaginare quando sarà possibile tornare in campo. A quindici anni la vita deve ancora cominciare davvero. E invece, a volte, si spezza. All’improvviso, senza senso. Lasciando sgomento, rabbia e un silenzio che sembra avvolgere tutto. Una tragedia che non si spiega, non si accetta.

Nessuna famiglia, nessuna scuola, nessuna società sportiva dovrebbe mai trovarsi a salutare così una ragazza. Né le sue compagne di squadra, né gli allenatori che ne avevano intuito il talento, né una sorella gemella che condivideva la stessa passione. Eppure è successo. E la domanda rimane sospesa, cruda e devastante: si può morire a quindici anni?
Addio a Gessica Vulpe, talento del volley: Tolentino sotto choc
Gessica Vulpe aveva solo quindici anni. Era una giovane promessa del volley marchigiano, un punto di riferimento per le squadre giovanili dell’asd Futura Volley Tolentino, dove militava come centrale in under 16 e in seconda divisione. Con lei in squadra, anche la sorella gemella Giuliana, schiacciatrice. È stata proprio lei a ricevere la notizia dell’incidente mentre si trovava sugli spalti della palestra Lucatelli, dove la prima squadra stava disputando la finale di Serie D per la promozione. Un attimo prima era una festa. Poi il buio. Era una ragazza tranquilla, silenziosa, lavorava tanto. Fisicamente molto dotata, talentuosa e atletica. Una delle giovani promesse – ha dichiarato la società, ancora sconvolta da quanto accaduto. Dopo un infortunio grave al ginocchio e un’operazione per la ricostruzione del legamento crociato anteriore a inizio anno, Gessica era in piena riabilitazione.

La società l’aveva incoraggiata con un post affettuoso: “Tanti auguri di una pronta guarigione da parte di tutta la società. Siamo certi che la tua determinazione ti farà tornare in campo più forte che mai”. Il destino, però, ha scritto un’altra pagina. Un incidente stradale ha portato via Gessica, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità sportiva e scolastica di Tolentino. A ricordarla con commozione anche la preside dell’IIS “Matteo Ricci” di Macerata, Rita Emiliozzi: “È una tragedia immane, contronatura, inaccettabile. Siamo tutti basiti e senza parole: una vita prematuramente recisa ci lascia senza fiato e profondamente addolorati. Gessica era una ragazza solare, carina, educata, una sportiva piena di sogni e di vitalità”. Un talento spezzato. Un sogno interrotto.