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Ultim’ora Berrettini, nuova mazzata: Wimbledon a rischio

Ci sono campioni che lottano contro gli avversari, e altri che devono sfidare ogni giorno il proprio corpo. Matteo Berrettini appartiene, suo malgrado, alla seconda categoria.

Il 2025 avrebbe dovuto essere l’anno del ritorno, della continuità finalmente ritrovata. Invece, a distanza di mesi dalle prime fatiche stagionali, il conto salato dei guai fisici è tornato a bussare con prepotenza. I problemi agli addominali, diventati ormai un incubo ricorrente per il tennista romano, hanno ricominciato a condizionare il suo calendario e le sue prestazioni proprio nel momento più delicato. Dopo un buon ritorno a inizio anno, il forfait dopo gli Internazionali d’Italia ha rappresentato il primo segnale di allarme, seguito da un’assenza pesantissima al Roland Garros e, ancora, dalla rinuncia a Stoccarda, torneo che lo aveva visto protagonista l’anno precedente.

Matteo Berrettini
Ultim’ora Berrettini, nuova mazzata: Wimbledon a rischio – Sportitalia.it (screen Youtube)

Due stop consecutivi che non solo hanno fatto perdere a Berrettini punti preziosi nel ranking ATP, ma anche fiducia e ritmo, due elementi chiave per un giocatore che fa dell’intensità mentale e della costanza fisica i suoi pilastri. Ora gli resta solo una possibilità concreta per non ritrovarsi nel limbo di Wimbledon: il torneo del Queen’s, che prenderà il via tra pochi giorni. Un campo storico, amico di Matteo, ma che oggi rappresenta l’ultima occasione per raddrizzare una stagione che rischia di deragliare. Tornare competitivo sull’erba sarà fondamentale per evitare un altro sorteggio beffardo, come quello dello scorso anno, quando al secondo turno si ritrovò di fronte proprio Jannik Sinner, allora numero 1 del mondo.

Berrettini non è più testa di serie: a Wimbledon sarà dura

Il ranking ATP è impietoso. Dopo aver perso i 165 punti della finale 2024 a Stoccarda, compensati solo in parte dai 10 guadagnati a Parigi-Bercy, Berrettini è scivolato dal 28° al 33° posto nella classifica live, attualmente a 1565 punti. Troppo pochi per rientrare tra le teste di serie a Wimbledon, che ne accoglierà solo 32. Con il Queen’s all’orizzonte e 50 punti in uscita (quelli degli ottavi ad Halle 2024), l’azzurro ha bisogno di un risultato importante: almeno una semifinale, se non qualcosa in più.

Matteo Berrettini
Berrettini non è più testa di serie: a Wimbledon sarà dura – Sportitalia.it (screen Youtube)

Perché essere fuori dalle teste di serie non significa solo avere una posizione scomoda nel tabellone. Significa rischiare di incontrare un top 10 al primo turno. Significa dover percorrere una via crucis per raggiungere la seconda settimana di uno Slam. Berrettini lo sa bene, e la storia recente gliel’ha ricordato con crudezza. La sfida è titanica, ma Matteo ha sempre dimostrato di saper reagire. Serve un Queen’s da protagonista, per evitare che Wimbledon diventi un’altra tappa da dimenticare. Tutto dipenderà da quella maledetta fascia addominale e da una settimana che vale una stagione.

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