Da settimane cresce l’attesa attorno al ritorno in campo di Matteo Berrettini, il gladiatore romano che tanto ha dato e ancora vorrebbe dare al tennis italiano.
Dopo una primavera travagliata, il 29enne si trova oggi in una posizione complicata, scivolato al 33° posto nel ranking ATP. Un piazzamento che lo mette fuori dalla cerchia delle teste di serie per i grandi tornei, complicando ulteriormente un percorso già reso arduo dai continui problemi fisici. Il guaio agli addominali, la cui natura ormai è nota per quanto subdola, ha costretto Berrettini all’eliminazione agli Internazionali d’Italia, a dire addio al suo amato Roland Garros.

Berrettini poi ha saltato anche l’ATP di Stoccarda, torneo sull’erba in cui lo scorso anno aveva raggiunto la finale, arrendendosi soltanto a Jack Draper. Era la superficie perfetta per riprendere slancio, quella dove “The Hammer” ha costruito le sue pagine più belle. Ma l’attesa, purtroppo, continua. E arriva ora un’altra notizia amara per i tifosi e per lo stesso giocatore.
Stangata Berrettini, salta anche il Queen’s
Matteo Berrettini non sarà nemmeno al via del torneo del Queen’s, altro storico evento sull’erba che funge da antipasto a Wimbledon. Era questa l’ultima occasione utile per guadagnare punti, risalire nel ranking e sperare in un sorteggio meno complicato nello Slam londinese. E invece gli addominali fanno ancora male. Dolori persistenti, sensazioni che non migliorano, lo staff medico che frena, e così è arrivata la decisione più difficile: nuovo forfait. Il forfait al Queen’s è più di un semplice ritiro. Significa presentarsi a Wimbledon – a meno di clamorosi colpi di scena – da non testa di serie.

Uno scenario da incubo, che rischia di spalancare le porte a un primo turno da brividi: The Hammer potrebbe affrontare un top 10 già al debutto, senza ritmo e con poche certezze fisiche. Eppure, Berrettini ci proverà. Lo conosciamo, non è tipo da arrendersi. A Londra ha giocato una finale Slam, ha fatto sognare l’Italia intera e costruito la sua leggenda. Il tempo però stringe. Il Queen’s doveva essere il ponte per arrivarci preparato, invece si trasforma nell’ennesimo stop. Per ora, nessun segnale di rientro imminente, anzi il rischio è anche quello di saltare lo slam britannico. Serve solo tanta prudenza e il desiderio di non compromettere l’intera seconda parte di stagione. Ma per chi conosce Matteo Berrettini, sa bene che, quando tornerà, lo farà per lottare. L’auspicio di tutti è ovviamente quello di vedere l’azzurro superare i problemi fisici, in primis.