Hai voglia a dire “no Antonio Conte se ne andrà dopo un anno, no non farà nemmeno una stagione, no vedrai come si prenderanno a cornate con de Laurentiis“. Intendiamoci: non è che sia stato tutto rose e fiori sempre, come adesso i lecchini di regime vogliono fare credere. Antonio Conte è stato arrabbiato per vari mesi ed è stato davvero a un passo dal dargliela su con il Napoli, e del resto la paura è venuta a tutti i tifosi napoletani. ADL compreso. Ma vuoi la contingenza del casino alla Juventus che ha reso meno appetibile l’alternativa; vuoi soprattutto l’ennesima pokerata straordinaria di Aurelio che è riuscito a ribaltare il banco quando non sembrava più possibile, vuoi anche la dimostrazione unica di affetto dei tifosi napoletani che ha fatto leva sulla mozione della sensibilità di Andonio, sempre presente; fatto sta che al Napoli hanno preso la decisione migliore possibile per il loro destino e adesso sono guai per il resto della serie A.

Al punto che dire che il Napoli sia già il favorito per il prossimo scudetto non è nemmeno così rivoluzionario, è quasi una verità assodata – fatto salvo che i pronostici si fanno il 1 settembre. La campagna acquisti già avviata e minacciosamente progettata da de Laurentiis pone il Napoli non solo come favorito per la prima volta a ottenere il bis scudetto, ma in verità in una posizione dominante nel calcio italiano che il Napoli mai aveva avuto, nemmeno ai tempi di Maradona. Perché è vero che Ferlaino sorprendeva il mondo assicurandosi Diego, ma in ordine cronologico era pur sempre inscalfibile il potere economico degli Agnelli, nonché l’ambizione dell’Inter di pellegrini, ovviamente per non parlare infine della inarrestabile rampante esplosività del Milan di Berlusconi.
Questo Napoli invece si è potuto tenere il miglior allenatore a disposizione; si è potuto comprare un campione come De Bruyne per cui magari non c’era grande competizione ma per il quale serve indiscusso appeal internazionale per poterlo attirare; e soprattutto, de Laurentiis pianifica interventi in ogni reparto per allungare la rosa con qualità che davvero pongono il Napoli in posizione dominante come mai era successo prima. In un certo senso, anche se l’allure di De Bruyne è indiscusso, rende l’idea la padronanza del Napoli però molto più la possibilità di definire l’ingaggio anche di Lorenzo Lucca, piuttosto che l’acquisto del belga. Perché appunto per KDB non c’era altra offerta, ma andare anche su Lucca che servirebbe a ogni grande italiana, in un momento storico di penuria di attaccanti italiani, dichiara la potenza di quanto avrà a disposizione Antonio Conte.
È presto per fare griglie, quello che si può dire di certo è che servono i soldi. Servono soprattutto all’Inter, che deve ringiovanire ma farlo con qualità. Servono anche al Milan, che avrà soltanto una competizione ma che potrà spendersi solo i soldi incassati dalle cessioni (che però non sono pochi). E servono in parte anche alla Juventus, che in verità le spesone le aveva già fatte l’estate scorsa, ma sicuramente deve andare a correggere.
Con tutte le difficoltà dell’allungare ulteriormente una stagione infinita, anche per questo per Inter e Juventus il Mondiale per Club è fondamentale. I soldi che si incassano sono tantissimi, non a caso club come Milan, Manchester United, Barcellona, Liverpool etc stanno già bussando alla FIFA per fare allargare la prossima edizione a 48 squadre e cambiare i criteri di accesso.
Incredibilmente, l’Inter che fino a due settimane fa poteva puntare comodamente ai quarti di finale e provare a giocarsela per arrivare fino in fondo, invece adesso rischia di brutto già nel girone. Il River Plate è una squadra che ti incarta; Monterrey e Urawa Red Diamonds hanno dalla loro sapienza tattica e atletismo che in questo momento particolare della stagione ti possono mandare fuori giri. E soprattutto, sono tre squadre che da mesi pensano a questa partita, molto differentemente rispetto all’Inter. Per la Juventus è un poco più semplice: il primo posto, rispetto all’Inter, sembra proibitivo. Ma la qualificazione è molto più probabile. E differentemente dall’Inter, l’assetto psicologico è di chi non ha niente da perdere.