Che Jannik Sinner e Carlos Alcaraz siano ormai il presente e il futuro del tennis è un dato di fatto. Ma è quando si guardano i numeri della televisione che si capisce quanto l’impatto dei due fenomeni stia cambiando anche l’economia del settore.
La semifinale del Roland Garros tra Sinner e Djokovic, disputata in contemporanea con la debacle della Nazionale italiana in Norvegia, ha comunque raccolto ben 1,5 milioni di spettatori. Un segnale forte, che ha anticipato un altro record: la finalissima contro Alcaraz, trasmessa da Discovery/Nove, ha incollato allo schermo oltre 7,7 milioni di spettatori.

Numeri che valgono oro. E che certificano un passaggio di consegne definitivo nell’interesse del pubblico: non si guarda solo un torneo, si guarda una rivalità. Una sfida tra giganti, tecnicamente spettacolare e capace di attrarre anche i non appassionati. Sinner e Alcaraz sono diventati catalizzatori di audience, determinanti nel trainare gli ascolti di un’intera rete. E così, inevitabilmente, entrano anche nei dossier più caldi delle trattative tra colossi televisivi. Perché in un contesto in cui la visibilità vale milioni, non poter trasmettere i tornei in cui giocano i due più grandi campioni del momento significa perdere una fetta di pubblico, sponsor e mercato. In Italia poi, Sinner sposta di netto gli equilibri…
Sky vs Discovery: la guerra degli Slam
Il braccio di ferro tra Sky Italia e Warner Bros Discovery si è trasformato in un vero stallo strategico. Dopo anni di collaborazione proficua, la partnership tra le due realtà rischia di interrompersi bruscamente a partire dal 1° luglio. In ballo ci sono i due canali Eurosport, punto di riferimento per il grande sport internazionale, che potrebbero sparire dal bouquet dell’emittente satellitare, lasciando un vuoto pesante per milioni di utenti. A provocare l’impasse sarebbero divergenze su alcune modalità di distribuzione dei contenuti.

Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, Sky non avrebbe digerito la scelta di Discovery di rendere disponibili in chiaro eventi ritenuti di altissimo valore editoriale, come le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Il timore è quello di veder svanire il senso di esclusività che da sempre accompagna la propria offerta sportiva. Ma il vero nodo riguarda il tennis. Discovery, infatti, ha blindato i diritti del Roland Garros fino al 2030 ed è ancora titolare di quelli per gli Australian Open. Due pilastri fondamentali della stagione tennistica che, in caso di rottura definitiva, non saranno più accessibili agli abbonati Sky. Un colpo durissimo proprio nel momento in cui il tennis vive la sua nuova età dell’oro, trascinato dall’appeal globale di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Sky, dal canto suo, non sta a guardare. Ha già rinnovato i diritti su circuiti ATP e WTA.