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Zanardi, l’impresa è memorabile: i tifosi restano senza parole

C’è chi nella vita cade e si rialza. E poi c’è Alex Zanardi, che ha fatto della resilienza una forma d’arte, un manifesto umano della volontà incrollabile.

Le sue imprese, i suoi sorrisi mai forzati, la sua voce sempre carica di entusiasmo anche quando il corpo gli chiedeva tregua, parlano ancora oggi a tutti. Ma parlano soprattutto a chi ha vissuto un trauma simile al suo: atleti e non solo, persone che dal giorno all’indomani si trovano a ricostruire tutto da capo. Due volte, Zanardi ha sfidato il destino e ogni volta lo ha fatto trasformando dolore e sventura in grinta, tenacia, esempio.

Alex Zanardi
Zanardi, l’impresa è memorabile: i tifosi restano senza parole – Sportitalia.it (Screen Youtube)

La sua parabola – dai titoli nel motorsport agli ori paralimpici, passando per le cicatrici più profonde lasciate dagli incidenti – è diventata una bandiera per chiunque abbia bisogno di trovare una direzione quando tutto sembra crollare. Per questo, oggi più che mai, Zanardi è vivo nel cuore di chi non si arrende. E non è un caso se, sulle sue orme, un atleta di Sondrio ha appena compiuto qualcosa di straordinario. Senza telecamere, senza palcoscenici, ma con lo stesso spirito di battaglia e rinascita.

Andrea Foppoli e la sua impresa: “Sono tornato a fare quello che facevo prima”

Andrea Foppoli, 33 anni appena compiuti, ha celebrato il suo compleanno pedalando con le braccia fino ai 2.300 metri del rifugio Gugiatti Sertorelli, all’Alpe Mara, in handbike. Un’ascesa lunga 25 chilometri, partita da casa sua a Sondrio, condivisa con amici, sportivi, familiari. Una festa, ma anche una dichiarazione di forza e di amore per la vita. Niente è più come prima, ma sono tornato a fare tutto quello che facevo prima – ha raccontato. Il 22 agosto 2023, un incidente in bici gli ha cambiato l’esistenza. Un furgone gli ha tagliato la strada, causandogli una frattura spinale devastante: “Vertebra lombare esplosa, frammenti a pochi millimetri dall’aorta”.

Alex Zanardi
Andrea Foppoli e la sua impresa: “Sono tornato a fare quello che facevo prima” – Sportitalia.it (screen Youtube)

I medici dissero che non avrebbe più camminato. Ma lui aveva altri piani. Dopo due mesi era a casa, e sei mesi dopo tornava ad allenarsi. Pur di tornare a fare sport con voi, diventerò un super atleta – aveva promesso agli amici. Ora si allena sei giorni su sette e punta a nuove sfide: “Voglio rifare lo Stelvio, magari in un’ora e mezza invece che cinque”. E se è vero che certi campioni si riconoscono dalla testa, allora Andrea Foppoli, come Zanardi, lo è già. Quello di Foppoli è solo l’ennesimo esempio di come sport e disabilità possano ben coesistere e, spesso, toccare record ben più importanti di un semplice primato.

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