La stagione 2025 di Matteo Berrettini non è stata finora un cammino in discesa. Anzi, è stata segnata da ostacoli continui, principalmente legati a problemi muscolari che hanno messo a dura prova la sua continuità.
L’ultimo episodio risale al 12 maggio, quando agli Internazionali d’Italia, contro Casper Ruud, Berrettini è stato costretto al ritiro durante il secondo set per via dei soliti fastidi addominali. Da allora, nessuna apparizione in campo, nessuna partecipazione ai primi appuntamenti della stagione sull’erba. Il suo nome resta, però, uno dei più attesi in vista di Wimbledon, dove nel 2021 fu capace di spingersi fino alla finale, segnando un punto di svolta nella storia recente del tennis italiano.
Oggi, al 34º posto del ranking ATP, Berrettini non sarebbe incluso tra le teste di serie del tabellone principale dello Slam londinese. Ma non è detta l’ultima parola. Per quanto la posizione attuale non gli garantisca protezione da sorteggi potenzialmente proibitivi, l’incertezza che ancora regna sulle condizioni di alcuni colleghi potrebbe trasformare le sue prospettive. Con il torneo alle porte e la forma fisica che appare in fase di recupero, The Hammer attende. Ma tutto dipende anche da ciò che succederà attorno a lui. Le sue chance di scalare posizioni e rientrare tra i favoriti non sono finite.
Wimbledon, la speranza di Berrettini è nei forfait
Gli incastri del destino possono cambiare tutto. Lo sanno bene i giocatori fuori dalle prime 32 posizioni ATP che avranno nei forfait la possibilità di essere ripescati tra le teste di serie. È esattamente il caso di Matteo Berrettini: il forfait di Arthur Fils (16) e di Sebastian Korda (26) hanno liberato due posti. Questo ha permesso a Berrettini, attualmente n. 34 con 1.515 punti, di scalare virtualmente fino alla 32a posizione e rientrare tra i “protetti” del tabellone principale. Il rischio sorpasso, poi, si è affievolito nelle ultime ore per Berrettini, perché Roberto Bautista Agut è già stato eliminato dal Queen’s, superato da Carlos Alcaraz nel derby spagnolo. Un potenziale rivale in meno per il romano, che ha osservato con attenzione al cammino di Alexander Bublik.

Il kazako, che avrebbe potuto superarlo vincendo l’ATP 500 di Halle, è uscito vittorioso in finale contro Daniil Medvedev. La vittoria di Bublik, in una sfida molto combattuta, ha proiettato Berrettini in 35a posizione. Resta ora da monitorare la situazione legata a Casper Ruud, che potrebbe non partecipare a Wimbledon. Un forfait del norvegese, ancora da confermare ufficialmente, aprirebbe una terza casella tra le teste di serie, cosa fondamentale per il tennista romano dopo la vittoria di Bublik. In questo contesto, il bel Matteo, resta appeso a una combinazione di incastri fortunati e rinunce altrui, ma la prospettiva di rientrare tra i top del tabellone principale è concreta.