
Nella mattinata di martedì, alle 11, a Casa Milan, Giorgio Furlani e Igli Tare hanno tenuto un incontro informale con i giornalisti per parlare del calciomercato e della prossima stagione del Milan. Per la redazione di Sportitalia era presente Francesco Letizia.
Furlani sulle scelte di questa stagione: ”Chiaramente abbiamo cambiato, con questa stagione che inizia adesso, l’impostazione della nostra area sportiva. Ci siamo resi conto che era importante avere una figura come quella di Igli. Durante i nostri incontri, abbiamo visto che insieme potevamo ottenere dei risultati. A livello di allenatore, abbiamo deciso di puntare su uno con esperienza, con una storia di vittorie e con un passato nel Milan, rendendoci conto che il calcio italiano è speciale, particolare e anche diverso”.
Tare sulle prime settimane al Milan: ”Ho avuto modo di conoscere da vicino, in queste quattro settimane, tutte le problematiche dell’anno passato, ma non mi piace tornare indietro. Abbiamo cercato di capire in questa fase quali sono le uscite di questa squadra e quali sono i giocatori che possono arrivare. Con lo staff, Moncada, Ibra e l’allenatore abbiamo le idee chiare sul mercato: non sarà una rivoluzione della squadra, ma un modo per puntualizzare i ruoli specifici per tornare a essere competitivi. Avremo più tempo per lavorare durante la settimana per creare le basi per un progetto futuro di questa squadra”.
Tare sulla rosa: ”Abbiamo notato la mancanza di una leadership chiara all’interno della squadra dell’anno scorso: magari non conosco le dinamiche da vicino. L’acquisto di Modric sembrava una cosa anomala, ma è una figura importante nel calcio mondiale. Ho avuto modo di parlare con lui di persona, ho visto un ragazzo che ha tanta voglia di essere competitivo. Il suo arrivo è fondamentale per essere il punto di riferimento di un gruppo che ha bisogno di un giocatore di questo calibro. Non sarà solo lui, ci saranno uno o due acquisti che faranno parte dei giocatori esperti”.
Tare su Xhaka e Jashari: ”Il punto di partenza è che il centrocampo è il reparto dove interverremo maggiormente dopo le analisi fatte con l’allenatore. Tutti i nomi fatti sono calciatori di grande valore, ma noi dobbiamo fare delle scelte giuste e prendere ciò che serve per noi. Vogliamo aumentare il gioco e la qualità di questa squadra”.
Tare su Theo Hernandez: ”Le qualità di Theo Hernandez non sono mai state in discussione. Ha dato tanto, ha vinto uno scudetto. Le valutazioni nascono anche da una sua volontà di fare una nuova esperienza, il che per noi è normale. Col mio arrivo e quello di un nuovo allenatore cerchiamo di costruire una rosa diversa dalle precedenti. La sua cessione non è ancora definita, ma stiamo lavorando”.
Tare su Maignan e il mercato: ”Penso che, prendendo anche l’esperienza di altri giocatori che sono tornati in maniera positiva da annate storte, possiamo pensare che succederà anche al Milan. Maignan non è in partenza, sarà al Milan anche la prossima stagione. C’è stato un interessamento da un club della Premier, ma alla fine non si è trovato un accordo, quindi andiamo avanti insieme. Il mercato è imprevedibile, incontrollabile, ma lui è un punto fermo della squadra. Dobbiamo cercare di trasmettere entusiasmo. Stiamo cercando di capire bene cosa serve per migliorare questa squadra. Non sarà una rivoluzione, ma tutti i giocatori saranno funzionali per questo progetto, che era già una buona squadra prima”.
Furlani sulla possibilità di prendere un giocatore “fuori budget”: ”Vorrei ribadire una cosa, a volte mi sembra che si perda un po’ di vista. Il calcio è il cuore del progetto Milan, ed è una cosa ovvia. Siamo un club di calcio con 125 anni di gloriosa storia. A volte c’è questa confusione che fa sembrare che il Milan sia troppo concentrato su altro, come questioni economiche. La centralità del calcio è chiara. All’interno di questo obiettivo, che significa investire tutte le risorse economiche create nel calcio per migliorare la performance sportiva, ci sono dei parametri e delle dinamiche: se spendi troppo a destra, poi non hai abbastanza a sinistra, concettualmente. L’obiettivo è arrivare al top della performance sportiva, e dobbiamo decidere come allocare le risorse che generiamo, sia dalla parte sportiva che da quella commerciale. Onestamente, i soldi non piovono dal cielo. Quindi dobbiamo prendere decisioni ogni giorno su come usare i fondi per raggiungere i massimi risultati sportivi”.
Tare sulla questione centrocampo: ”Non è questione di nomi, ma di caratteristiche. Prevediamo di intervenire in caso di qualche uscita sugli esterni. Per quanto riguarda la questione centravanti, stiamo cercando un giocatore che sia in competizione con Gimenez, che ritengo un ottimo giocatore ma che ha avuto un impatto normale per il calcio italiano, venendo da un calcio diverso come quello olandese. Massima fiducia in lui”.
Tare su offerte per Leao: ”Leao è un campione vero, perché sono pochi i giocatori che decidono le partite da soli. Ho avuto modo di parlare con lui, anche con l’allenatore, e ho trovato un ragazzo molto competitivo. Lo ritengo una pedina importante nel nostro progetto. Penso che non abbia ancora fatto vedere tutto. Per quanto riguarda le offerte, non ne abbiamo ricevute”.
Tare sui terzini e sulla situazione di Musah: ”Interverremo su un terzino a sinistra e un terzino a destra, così lo sapete. In caso di qualche uscita in difesa, faremo un intervento anche lì. Per quanto riguarda Musah, lo ritengo un ottimo giocatore, ma, come ho detto prima, stiamo cercando giocatori con caratteristiche che si sposino col progetto del mister. Stiamo cercando giocatori con grande passo per un centrocampo a tre. Musah non ha queste caratteristiche: può giocare in un centrocampo a due, ma anche in un centrocampo a tre con altre caratteristiche. Noi vogliamo fare una cosa differente. Stiamo valutando l’intervento di un altro giocatore a centrocampo oltre all’attaccante e, eventualmente, sulle ali. Vogliamo creare una squadra che abbia un’identità, soprattutto in base al sistema di gioco che vogliamo adottare. Vogliamo essere protagonisti, non mi piace vedere il Milan come un mercato in cui tutti si ritengono in vendita. Questo punto di vista deve passare anche attraverso di voi, perché la storia di questo club insegna tanto”.
Furlani sulle notizie di mercato: ”Le fonti di queste voci spesso sono in questa sala. Voglio dire, alcune di queste voci hanno un fondamento di verità, altre sono praticamente inventate, non so da chi, non so come, da quali attori in questo mondo. Però, come ha detto la collega di DAZN, se ci sono interessamenti per i nostri giocatori, è perché abbiamo giocatori riconosciuti come forti. Il fatto che l’anno scorso non ci sia stato il giusto contesto, che non abbiano reso al massimo, va bene, ma di base abbiamo giocatori forti e non c’è bisogno di una rivoluzione. Da un lato o dall’altro, si può dire che ci sono tanti interessamenti perché i giocatori sono forti, ma non sono in vendita”.
Tare sulla trattativa con Allegri: ”Sì, è vero che dopo il mio arrivo c’era questa esigenza. Dal primo contatto che ho avuto con lui ho percepito che ci teneva molto a questa società, perché aveva una conoscenza molto profonda di questa squadra, e ho capito da subito che aveva un grande interesse. Poi, grazie a un blitz fatto da me e Giorgio a Lugano, dove abbiamo avuto un incontro lungo con Max, abbiamo fatto sì che in 48 ore lui prendesse la decisione di accettare subito”.
Tare sulla costruzione della squadra: ”Non è solo una questione di moduli, ma anche di come la squadra deve giocare. Per questo abbiamo scelto mister Allegri. Abbiamo idee chiare per una squadra che deve essere compatta, soprattutto, e che cerchi di dominare le partite con giocatori di grande palleggio. Questo è uno dei motivi per cui stiamo intervenendo a centrocampo su determinate posizioni. L’acquisto di un mediano basso come Modric aumenta tantissimo il livello tecnico di questa squadra, che era già buono. Perciò dobbiamo cercare da subito, come ho detto, di essere protagonisti, perché questo campionato ci può dare grandi soddisfazioni”.
Furlani sul ruolo di Ibrahimovic: ”Preciso che Ibrahimovic non è mai stato tecnicamente in organico. C’è stata molta confusione sul suo ruolo. Zlatan è stato e rimane una persona molto importante nel contesto del progetto Milan. Il suo ruolo è a livello di proprietà. È una persona che, come milanisti, amiamo come giocatore. Ci ha fatto vincere, ci ha riportato a vincere lo scudetto nel 2022, dopo 11 anni, nella sua seconda esperienza al Milan. Ma Ibra ha tante competenze e conoscenze nel mondo del calcio”.
Tare sulla storia del club: ”La storia di questo club dice tutto. Ha l’obiettivo di creare squadre competitive per vincere trofei. Per questo ho accolto con grande entusiasmo questa opportunità. Darò il meglio per raggiungere l’obiettivo”.
Tare su Camarda: ”Proprio ieri abbiamo fatto un lungo ragionamento sul futuro dei nostri giovani, tra cui Camarda, che avrà un ruolo importante per il futuro di questo club. Abbiamo preso la decisione di mandarlo in prestito per la prossima stagione. Abbiamo chiuso un accordo con il Lecce, e giocherà un anno lì in prestito”.
Furlani sulla scelta di Tare: ”Il processo che ha portato alla scelta di Igli è stato in parte documentato da voi. È stato un processo lungo, come è giusto che sia in un’azienda normale, quando si seleziona una persona per un ruolo fondamentale, centrale per il futuro della società. Quello che importa adesso è che sono convinto che abbiamo fatto la scelta giusta. Stiamo vedendo in questo mese che lavoriamo insieme in maniera stretta e tutti nella stessa direzione. Ed è questo che conta”.
Tare sulla sua esperienza: ”L’ho vissuta in maniera normale. Fa parte del nostro mestiere, perché quando si tratta di una società così importante, anche le scelte fatte da loro vanno pensate bene. Io sono stato fortunato. Mi fa molto piacere perché ho realizzato un mio sogno da bambino. Questo è un motivo per dare di più. Dobbiamo fare tesoro degli errori del passato, cercando di farne il meno possibile, perché ovviamente ci saranno altri errori, e cercare di essere competitivi da subito. Questo per me è un obiettivo importante”.
Tare sui terzini: ”Abbiamo identikit ben precisi, vogliamo intervenire soprattutto con giocatori giovani, di grande prospettiva, ma che siano funzionali al nostro sistema di gioco. Sono tutte cose studiate insieme all’allenatore. Abbiamo le idee chiare su dove andare e chi sarà il giocatore, quindi penso che nelle prossime due o tre settimane seguiremo queste trattative”.
Furlani su Maignan: ”Come ha detto Igli, c’è stato l’interesse di una società inglese, ma non abbiamo ritenuto di procedere. L’interesse è stato portato all’attenzione di Mike, ma lui e il suo agente sono stati corretti. C’è stata l’apertura da parte loro a rimanere”.
Tare su Pulisic e Musah: ”Di Musah ho già parlato prima. Pulisic sarà un giocatore fondamentale. Sul rinnovo avremo modo di parlarne al momento opportuno”.
Furlani su Pulisic: “Tanto per essere chiari, non c’è un’assurda urgenza. Dal punto di vista della società e della proprietà, Christian è un giocatore importante”.
Furlani sul rapporto con l’allenatore: ”Nella domanda sembra che ci sia una distinzione tra allenatore e società, il che è uno sbaglio. Vorrei chiarire questa cosa. Non c’è un’anima sportiva e poi tutto il resto. Siamo un tutt’uno, quindi i momenti di difficoltà, che speriamo non avvengano mai, ma che purtroppo potrebbero succedere, li affronteremo come società, non come identità separate, ma come dirigenza, come amministratore delegato, a supporto e vicino al direttore sportivo e all’allenatore”.
Tare sull’addio di Reijnders: ”Come si può sostituire Reijnders? Abbiamo un giocatore come Loftus-Cheek, che secondo me è uno dei giocatori più completi del panorama europeo. Dobbiamo gestire meglio la sua situazione e gli infortuni, ma sulla qualità del giocatore non si discute. Si può sostituire anche con qualche innesto nuovo con caratteristiche diverse da Reijnders, anche perché vogliamo giocare con un centrocampo a tre, ma che si possa trasformare. Tutto ciò che faremo sarà con giocatori che possono dare, nello stesso tempo, forse anche qualcosa in più”.
Tare sulla scelta del centravanti: ”Sul centravanti, stiamo valutando profili sia in Italia che fuori Italia, perché è una questione di caratteristiche e del gioco della nostra squadra. Deve essere un giocatore con caratteristiche diverse da Gimenez, perché non è il tipico centravanti alla Giroud. Serve un giocatore che completi le caratteristiche”.
Tare sul senso di appartenenza e Modric milanista: ”Mi piace molto il senso di appartenenza. Ci tengo molto a trasmetterlo alla squadra e ai giocatori. È fondamentale la conoscenza della storia, il senso di rappresentare non solo dentro ma anche fuori dal campo nel modo migliore. Quando ho parlato con Luka (Modric, ndr), la prima domanda che mi ha fatto è se saremo una squadra che lotta per vincere il campionato, perché parliamo di un campione che viene dal Real Madrid, uno che ha vinto sette Champions, e questo dice tutto. Però ho capito subito che vuole venire a fare da subito il protagonista, e questo sarà fondamentale, soprattutto per quello che trasmetterà all’interno della squadra a livello di mentalità. Il fatto che sia anche tifoso del Milan lo rende ancora più eccitante come storia, anche per voi”.
Furlani su Allegri: ”Di lui mi hanno colpito la conoscenza del Milan e del campionato italiano e la grande voglia di fare bene. E poi il direttore ha detto da subito che Allegri è l’uomo giusto per il Milan”.
Tare su Allegri: ”Sono in contatto con lui anche più di 4-5 volte al giorno, quindi ogni scelta, ogni cosa che stiamo facendo per la squadra, la facciamo insieme. Sul centravanti, finora abbiamo parlato solo delle caratteristiche di questi giocatori, perché il suo sistema di gioco è ben chiaro ed è fondamentale”.
Tare sulle caratteristiche del centravanti: ”Penso che a questa squadra sia mancato un centravanti che stia dentro l’area. Gimenez è molto bravo ad attaccare anche sulle fasce. Manca un centravanti che possa essere un punto di riferimento, che sappia tenere la palla e far salire la squadra. Non è una questione di prezzo, secondo me, ma di caratteristiche. Non è una questione di valutazione, ma di interpretazione. Dobbiamo stare attenti a fare la scelta giusta. Ma, prima di tutto, la posizione che cerchiamo di più è il numero 6, davanti alla difesa”.
Furlani su Moncada: ”Moncada è con il Milan da 7 anni, è una risorsa importantissima che è cresciuta e rimane nel settore tecnico. Sinceramente, come conosce lui i calciatori in Francia e in tantissimi altri posti e come riesce a identificare talenti nel mondo, ce ne sono pochi. Quindi lui rimane al Milan, rimane centrale”.