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Addio al grande italiano, ha giocato anche il Mondiale

Un grave lutto ha colpito lo sport italiano: se n’è andato un atleta amatissimo con la maglia della Nazionale partecipò anche ad un Mondiale.

All’inizio sembrava solo una notizia tra le tante, una di quelle che arrivano nelle redazioni con un tono basso, senza clamore, e che invece rivelano un colpo al cuore per chi ha vissuto certe epoche e certi sport. Un atleta amatissimo, un uomo dello sport, uno che era in grado di cambiare il volto di una squadra.

Morto aveva partecipato al mondiale
Grave lutto nello sport, l’Italia lo piange (sportitalia.it)

Perché quando un atleta rappresenta l’Italia, quando partecipa a un Mondiale alla fine non importa il risultato: quello che conta è il cuore, e il suo batteva forte per la maglia azzurra. Ora tutta Italia lo piange per la sua improvvisa scomparsa.

Il mondiale il punto più alto della sua carriera

La notizia è arrivata così, all’improvviso: Guido Tenisi, per tutti semplicemente Tenisi, è morto due giorni fa, a sedici giorni dal compiere 72 anni. Un infarto fulminante lo ha colto durante un accertamento medico di routine. Una di quelle situazioni che sembrano banali e invece si trasformano in tragedia. E così, all’improvviso, lo sport italiano perde un altro pezzo della sua storia. Una storia fatta di ghiaccio, stecche e dischi veloci. Perché sì, Tenisi era un grande dell’hockey, uno dei primissimi italoamericani a farsi largo nella nostra lega, in un’epoca in cui questo sport, nel nostro Paese, era ancora roba di nicchia.

Tenisi scomparso atleta mondiale
E’ morto Guido Rocco Tenisi il mondo dell’hockey e dello sport in lutto (Foto Facebook – sportitalia.it)

Nato a Detroit il 5 luglio 1953, era cresciuto in un ambiente dove l’hockey era una religione. Però poi, grazie alle sue origini italiane e alla passione per l’avventura, si era trasferito in Italia, scegliendo di rappresentare la Nazionale azzurra. Con la maglia dell’Italia ha partecipato a Sarajevo 1984, un’Olimpiade che per molti è ancora un ricordo incancellabile. E ha preso parte anche a diversi Mondiali, portando con sé la grinta del difensore puro e un modo di stare in campo che in pochi, all’epoca, conoscevano.

Chi ha vissuto quegli anni se lo ricorda soprattutto per i due intensi anni a Brunico, dove non ha lasciato solo tracce sportive ma anche umane. Ancora oggi, infatti, tanti lo ricordano con affetto, perché era uno di quelli che non si dimenticano, non solo per come giocavano ma per come vivevano. Senza ombra di dubbio, ha lasciato un segno che va oltre il palazzetto.

Ma Tenisi non è stato solo un giocatore. Per molti è stato anche una star del cinema, anche se in modo assolutamente unico. È entrato infatti nella leggenda del grande schermo interpretando Billy Charlebois, il terzino nella sgangherata squadra dei Charlestown Chiefs nel film-cult Slapshot (1977), pellicola diventata simbolo dell’hockey e della sua cultura più autentica, ruvida e goliardica. Una parte piccola ma indimenticabile, che lo ha consegnato per sempre all’immaginario collettivo di un’intera generazione di appassionati.

E così oggi lo ricordiamo con una stretta al petto. Perché Guido Rocco Tenisi non era solo un atleta, era un ponte tra due mondi, un pezzo di storia dell’hockey italiano e un volto che, una volta visto, non si dimentica. Un uomo che ha vissuto sul ghiaccio e sul set con la stessa determinazione. Un addio silenzioso, sì, ma che fa rumore.

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