Jasmine Paolini perde la calma e sbotta durante il match: le sue parole sono nette, per lei non è affatto possibile
Impegnata oggi con i quarti di finale del WTA 500 di Bad Homburg, Jasmine Paolini si sta preparando a Wimbledon dove partirà da testa di serie numero 4.

Per la tennista italiana, 29 anni, arriva il momento della stagione forse più complicato perché sull’erba londinese sono tanti i punti da difendere dopo la finale dello scorso anno. Ecco perché andare avanti nel torneo in Germania sarebbe di fondamentale importanza per evitare un tracollo (potrebbe scendere anche in settima posizione). Ed allora Paolini sta provando ad andare più avanti possibile ed è riuscita ad approdare ai quarti battendo la canadese Leylah Fernandez in due set, vinti con un doppio tie-break: 8-10 il primo, 6-8 il secondo.
Un match intenso, una vera e propria battaglia che ha vissuto dei momenti particolarmente incandescenti, soprattutto nel primo parziale. Sul punteggio di 4-4, 15-15, con la battuta per la canadese, la Paolini ha visto assegnare il punto alla sua rivale con una chiamata dubbia che l’ha fatta inviperire. Reiterata la protesta della tennista italiana che ha richiesto anche l’intervento della Supervisor, senza però riuscire a cambiare la decisione dell’arbitro di sedia. Ma cosa è accaduto.
Paolini si infuria, non basta l’intervento della Supervisor
Durante lo scambio, su un rovescio della Fernandez, Paolini ci arriva e piazza un lungolinea: proprio mentre sta colpendo la palla, arriva la chiamata out che ferma l’azione.

In realtà l’arbitro corregge la decisione e assegna il punto alla canadese (la palla della Paolini era poi finita lunga) facendo infuriare l’atleta azzurra. Lunga e reiterata la protesta da parte della numero 4 al mondo che non accenna a placarsi neanche davanti alla linea ferma del giudice di sedia. La tennista reclama l’intervento della Supervisor, continua a ribadire che il suo colpo è stato influenzato dalla chiamata e a chiedere che il punto venga rigiocato.
Una richiesta che non è accolta neanche quando la Supervisor scende in campo per provare a placarla. Le sue giustificazioni non servono a fermare le proteste della Paolini che ripete più volte “è un grande errore” e rincara la dose: “Non mi lamento mai, ma questo è davvero un grande errore“. Un errore che fortunatamente non comprometterà la partita dell’italiana: nonostante il punto venga poi assegnato alla Fernandez, la Paolini riuscirà a fare proprio il tie-break e a vincere ancora il secondo set, volando ai quarti di finale.