Matteo Berrettini è sparito dai radar, e a pochi giorni dall’inizio di Wimbledon cresce l’ansia tra i tifosi: giocherà oppure no?
È un silenzio che pesa come un macigno, quello che avvolge Matteo Berrettini. Dopo l’ennesimo stop per infortunio, l’azzurro ha lasciato il campo durante il terzo turno degli Internazionali d’Italia contro Casper Ruud e da allora non si è più visto.

Non una dichiarazione, non una story sui social, nulla che faccia pensare a una ripresa imminente. E questo, senza ombra di dubbio, sta alimentando il mistero attorno alla sua presenza a Wimbledon.
Mistero Berrettini, tifosi avviliti
Stiamo parlando del torneo più importante per lui, quello in cui ha vissuto il momento più alto della carriera. Era il 2021 quando Berrettini arrivò in finale ai Championships, battuto solo da Novak Djokovic. Un’impresa che aveva acceso i riflettori sul tennis italiano come mai prima. Da allora, però, è stata una continua altalena tra exploit e infortuni, con quest’ultimi purtroppo sempre più frequenti. L’ultimo, agli addominali — una zona che già in passato gli aveva dato non pochi problemi — lo ha costretto a fermarsi per oltre un mese. E ora, proprio mentre Wimbledon bussa alle porte, il suo nome resta sospeso tra le ipotesi.

Quel che è certo, almeno sulla carta, è che Berrettini sarà testa di serie numero 32. Un regalo, si fa per dire, dovuto ai forfait di Ruud, Fils e Korda. Questo significa che — se dovesse scendere in campo — eviterebbe i top player nei primi due turni. Una chance preziosa per chiunque, ma che per lui potrebbe trasformarsi in un’occasione irripetibile per rimettersi in gioco senza troppa pressione iniziale. Però, c’è un grande “se”: Matteo è davvero pronto?
La questione non è solo fisica. Chi conosce Berrettini sa che non scenderebbe mai in campo se non si sentisse competitivo. È un lottatore, sì, ma anche estremamente lucido nel gestire la propria carriera. Ed è proprio questo che preoccupa. Il fatto che stia evitando qualsiasi comunicazione, che non si faccia vedere neanche in allenamento a Londra, lascia pensare che la situazione sia più complicata del previsto. Non sarebbe la prima volta che decide di rinunciare all’ultimo, pur di non rischiare un infortunio ancora più grave.
Intanto, il tempo stringe. Il tabellone sarà ufficializzato a breve e tutti vogliono capire se Berrettini ci sarà o no. I tifosi trattengono il fiato, i giornalisti speculano, gli addetti ai lavori restano in attesa. E lui? Niente, silenzio assoluto. In fondo, questo Wimbledon potrebbe essere una svolta o l’ennesimo bivio mancato. Di certo c’è solo che senza Berrettini il torneo perderebbe un protagonista atteso, uno capace di far sognare. Ma se davvero dovesse farcela, allora attenzione: perché anche partendo da lontano, Matteo ha già dimostrato che sull’erba sa farsi strada come pochi altri.