L’ex difensore Marcello Montanari, passato fra le altre da Inter, Bari e Venezia ed oggi allenatore, è intervenuto a Sportitalia per parlare alcune tematiche legate al calcio italiano.
Che ne pensa della vicenda Lautaro-Calhanoglu?
“Penso che Lautaro abbia fatto benissimo a ribadire un concetto sacrosanto detto e ribadito da Marotta: “chi non sta bene in una squadra è giusto che vada”. Ma bisogna veramente capire a chi fosse indirizzato. Vista la partita contro il Fluminense il bersaglio potevano essere molti dei compagni scesi in campo in quel match, per almeno un’ora molti sono sembrati svogliati e scarichi, senza motivazioni. Calhanoglu era infortunato e non capisco che colpe abbia potuto avere”.
Il rischio ora è che l’Inter ‘svenda’ Calhanoglu? Chi al suo posto?
“Secondo me il caso non sussiste… non si può svendere un giocatore simile! L’Inter farà di tutto per risanare la situazione perché poi sostituirlo diventerebbe un problema. Giocatori con caratteristiche simili sono rari nel panorama calcistico e chi li ha se li tiene”.
Che ne pensa della scelta di Chivu per l’Inter?
“Chivu si è preso una bella gatta da pelare perché migliorare la stagione appena passata vorrebbe dire vincere Champions o campionato. Lui ha esperienza dentro il club, ma poca esperienza sul campo. Mi auguro che i giocatori lo seguano perché ha buone idee di calcio e comunque le sue squadre giocano bene”.
Fra Juventus e Milan chi pensa possa lottare di più per lo Scudetto il prossimo anno?
“Sinceramente nessuna delle due. Ma ho più fiducia nel Milan perché Allegri e molto pragmatico e riesce a fare il meglio con il materiale che gli viene messo a disposizione”.
Bari e Venezia con che spirito si approcciano alla Serie B di quest’anno?
“Le mie ex squadre, che ricordi. A Bari non puoi permetterti di non ambire alla promozione, la società lo sa e deve allestire una squadra competitiva perché la piazza lo richiede. Il Venezia deve reagire subito alla retrocessione e provare a tornare in seria A già da quest’anno, magari non smantellando completamente la squadra, altrimenti diventerebbe tutto più difficile negli anni futuri”.