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Sinner, spogliatoio di fuoco: svelato il momento che ha fatto esplodere tutto

Jannik Sinner continua la sua corsa a Wimbledon, ma fuori dal campo esplode il caso di uno spogliatoio diventato improvvisamente rovente.

È concentrato, determinato, apparentemente imperturbabile. Jannik Sinner a Wimbledon sta mostrando tutto il suo potenziale da numero uno del mondo, macinando game su game con quella freddezza che ormai lo caratterizza.

Sinner a Wimbledon
Sinner lite nello spogliatoio, cosa emerge (Foto IG @janniksin – sportitalia.it)

Però, dietro la facciata glaciale e le conferenze stampa misurate, qualcosa si è rotto. O meglio, qualcosa è cambiato in modo drastico. Perché mentre il pubblico ammira i suoi colpi in campo, dietro le quinte si consumano tensioni e rotture che fanno rumore.

Sinner cosa è successo nello spogliatoio

Sì, perché all’interno del team Sinner, fino a poco tempo fa considerato compatto e solidissimo, è esplosa una frattura che ha portato a una doppia, pesantissima decisione. Una scelta che, senza ombra di dubbio, non è stata presa a cuor leggero, ma che dice molto su come Jannik abbia deciso di prendere completamente in mano il suo percorso. Non è più il ragazzo prodigio guidato passo passo. Ora è un uomo, un leader, uno che sa cosa vuole. Ed evidentemente, non c’era più spazio per tutti accanto a lui.

I nomi, come era prevedibile, sono saltati fuori. Si tratta di Umberto Panichi, storico preparatore atletico, e di Giacomo Naldi Badio, il fisioterapista che da anni seguiva Sinner con dedizione. I due sono stati allontanati in blocco, con un taglio netto che ha colto molti di sorpresa. Ma i motivi, a quanto pare, affondano le radici nella dolorosa sconfitta subita al Roland Garros. È lì che si sarebbe rotto l’equilibrio.

Allontanamento Sinner
Sinner: svelato il retroscena dell’allontanamento (Foto IG @janniksin – sportitalia.it)

Dopo l’eliminazione, lo stesso Sinner aveva confessato pubblicamente di aver pianto negli spogliatoi. Un momento di debolezza condiviso con sincerità, ma che, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stato accompagnato da altre informazioni, meno pubbliche, finite però ugualmente sulla stampa. E proprio Panichi, a quanto pare, sarebbe stato identificato come la fonte di alcune indiscrezioni ritenute troppo personali, fin troppo intime. Dettagli che avrebbero dovuto rimanere all’interno dello spogliatoio, protetti da quel muro di riservatezza che ogni campione si aspetta dal proprio team.

Il tradimento, se così lo si può definire, non è stato perdonato. Sinner avrebbe deciso subito di rompere, senza possibilità di recupero. E Badio, pur non direttamente coinvolto nella fuga di notizie, è stato allontanato comunque, forse per la sua forte vicinanza a Panichi, forse perché in una fase del genere, il taglio doveva essere netto. Niente più mezze misure, niente più zone grigie.

Oggi Sinner è lì, in campo, a Wimbledon, e sembra più concentrato che mai. Ma chi lo conosce bene sa che dietro quella calma si nasconde una nuova consapevolezza. È finita l’era in cui si fidava ciecamente di tutti. Adesso sceglie, valuta, taglia. Perché nel tennis, come nella vita, a volte bisogna fare spazio per andare avanti. E lui, ora, vuole solo vincere. Senza più ombre attorno.

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